La giornata dell’1 settembre a Siracusa, aperta con la celebrazione in Via degli Orti e l’augurale primo lancio dei Colombi ad opera del “Team Archimede” della Federazione Colombofila Italia, si è conclusa con il Pontificale a cui hanno partecipato le Autorità Civili e Militari, i Cavalieri del Santo Sepolcro, i Sacerdoti, i Diaconi, i religiosi e numerosi fedeli, davanti al suggestivo scenario creato dall’illuminazione artistica offerta dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato grazie all’intervento del Presidente Lentinello e di Emiliano Fuggetta.
Hanno toccato i cuori le parole dell’omelia di S. Em.za Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, durante la Santa Messa del Pontificale conclusivo del 67mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Parole semplici, dirette e incisive. Parole che hanno raggiunto i cuori dei presenti. Parole che guidano e che indicano un cammino di speranza e di misericordia.
Don Franco, come ama farsi chiamare, ha detto: “Di lacrime se ne vedono e se ne versano tante, ma quelle di una mamma hanno sempre un effetto particolare. Se poi questa mamma è Maria… fanno tremare qualcosa dentro. (…) Si piange normalmente per dolore o tristezza. Le Lacrime di Maria ci toccano per questo: lei piange per noi. Sono Lacrime che bagnano, riscattano, provocano e caricano di responsabilità. (…) Guardare i suoi occhi bagnati e sentire insieme il suo cuore che batte d’amore. Allora quelle lacrime non mi fanno più paura perché sono lacrime d’amore. È vero, è facile piangere pensando al mondo d’oggi. (…) Maria piange ma sono lacrimeche partono dal suo cuore di madre e parlano ai nostri cuori. Sono denuncia dei tanti scricchiolii che allarmando e denunciano una situazione pensante, ma sono semi di speranza gettati su un terreno che sembra arido. (…) Le lacrime sono il grido e insieme il sussurro di Maria che ci avvisa che senza speranza ci si viene a trovane nella stessa situazione di quando manca l’ossigeno per vivere. (…) Lasciamoci bagnare dalle Lacrime di Maria, uniamo le nostre lacrime alle sue e assicuriamola che grazie a Lei abbiamo capito che Gesù è la strada da percorrere, che non vogliamo vivere di illusioni e di fatalismo e che capiamo che la fede non è quietismo, perché non c’è fede senza rischio, senza lacrime, senza creatività. (…) Andiamo a scuola delle lacrime di Maria. Non vergogniamoci. Chi ha pianto sa asciugare le lacrime altri. (…) Maria è con noi”.

Il Rettore del Santuario, don Aurelio Russo, a conclusione del 67moAnniversario della Lacrimazione ringrazia quanti, nel rispetto delle norme anti- contagio, hanno permesso lo svolgimento delle Celebrazioni, donando tempo edenergie, mettendo a disposizione i propri carismi.
Un particolare ringraziamento all’Amministrazione cittadina che ha messo a disposizione il palco comunale posizionato sul Sagrato del Santuario, ove sono state celebrate i Pontificali dei quattro giorni dell’Anniversario; al Comando dei Vigili Urbani che hanno garantito la celebrazione delle Sante Messe davanti alla Casa del
Pianto di Via degli Orti, alle Associazioni di Volontariato del Cisom, dell’Anc dell’Anps e del Team Archimede di Siracusa e tutti i volontari del Santuario che non hanno lesinato né tempo né energie garantendo la preparazione degli eventi, l’accoglienza in Santuario e l’accesso sulla pedana attraversata da migliaia di fedeli che hanno venerare da vicino la Madonna delle Lacrime.

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