“Pensare che la scelta di mettere la Sicilia tra le zone “arancioni” nasca da una decisione politica o peggio da una volontà di affondare la Regione non solo è falso e stucchevole ma è a dir poco scarsamente istituzionale e scorretto”. Così i parlamentari nazionali siracusani, Filippo Scerra e Paolo Ficara replicano alle dichiarazioni del governatore siciliano Nello Musumeci e del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. I due esponenti regionali subito dopo i chiarimenti del premier Conte sull’ultimo Dpcm che vede la Sicilia insieme con la Puglia (regione governata dal Pd) tra le regioni “arancioni” si sono lasciati andare a pesanti strali nei confronti del governo centrale.

“Anche in questo caso – dicono Scerra e Ficara – si è sprecata un’occasione per tacere. Musumeci così come Miccichè dovrebbero spiegare a tutti i siciliani cosa è stato fatto dalla Regione per limitare il contagio e potenziare i servizi sanitari. La risposta è semplice: poco o nulla. Piuttosto in questi mesi abbiamo assistito a continue dichiarazioni contraddittorie del Presidente Musumeci che passava dal “chiudiamo tutto” a “tutto aperto”, dal “niente turisti” alla “discoteca libera”. La verità vera – ancora il parlamentare – è che l’Istituto superiore di Sanità ha fatto delle considerazioni ad ampio spettro, analizzando 21 parametri e l’andamento del contagio nella regione, facendo le dovute considerazioni. Punti di cui i governatori, compreso Musumeci, sono perfettamente a conoscenza dallo scorso 30 aprile, visto che sono le stesse Regioni a inviare al governo i dati relativi a quei parametri”.

“Il punto quindi è un altro – proseguono i due parlamentari nazionali -. Musumeci, non avendo il coraggio di assumere decisioni impopolari, ma necessarie per tutelare la salute dei cittadini, ora scarica in maniera infantile la responsabilità sul governo Conte. Che non ha alcun timore, al contrario di lui, ad assumere decisioni che possano aiutare i siciliani a uscire presto da questa emergenza, in piena sicurezza. Del resto, cosa ha fatto la Regione per potenziare i trasporti? Cosa, per aumentare le terapie intensive e i posti letto ordinari? Poco o nulla. Musumeci spieghi questo ai siciliani, invece di lamentarsi. Comprendiamo il dispiacere dei cittadini siciliani, degli imprenditori e dei lavoratori che da venerdì dovranno attenersi alle disposizioni restrittive previste per le zone arancioni. Non è, però, questo il tempo delle polemiche, come ha chiesto il Presidente Mattarella. Alla Sicilia e ai siciliani – concludono Scerra e Ficara – servono un presidente e un assessore responsabili che lavorino per garantire un’adeguata risposta del Sistema sanitario regionale per fronteggiare l’emergenza. La classe politica lavori insieme per adottare in tempi brevi tutte le misure necessarie per permettere ai territori di dare risposte efficaci alla pandemia nell’interesse della salute dei cittadini e delle economie locali”.

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