Al suo esordio in Champions League, una grande Ortigia vince nettamente contro i rumeni della Steaua Bucarest, al termine di un match che i biancoverdi hanno dominato sin dal primo parziale. Gli uomini di
Piccardo sembrano sentire poco l’emozione dell’esordio e, dopo una breve fase di studio, iniziano a macinare gioco, con una difesa impeccabile e una fase offensiva rapida e dinamica. Laddove non arriva la difesa, poi, ci arriva un Tempesti immenso, che nel primo tempo para un rigore a Tiberiu. Alla fine del primo parziale, l’Ortigia è già avanti per 3-1. Nel secondo tempo, i biancoverdi calano un po’ il ritmo e subiscono il ritorno dei rumeni, che si portano a meno 1.
Ma è solo una parentesi, perché i ragazzi di Piccardo nella terza frazione alzano ancora di più l’intensità e danno lo strappo che mette ko la Steaua. Prima la doppietta di Gallo, poi il secondo rigore parato da Tempesti, quindi le reti di Rossi (su splendido assist di Vidovic) e la firma finale di Di Luciano. Nel quarto tempo, l’Ortigia amministra e chiude i conti con la terza rete personale di Gallo. Primi tre punti per i siracusani, che domani affronteranno lo Jadran Spalato.
Queste le parole del tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, a fine partita: “Abbiamo cominciato con il giusto piglio la competizione, oggi sono particolarmente soddisfatto per l’aspetto difensivo, perché abbiamo difeso bene e nuotato molto forte in transizione ed era la cosa che dovevamo fare. Sapevamo che per metterli in difficoltà dovevamo nuotare tanto e attaccare la linea dei due metri, direi che i miei giocatori hanno assolto al meglio il loro compito. Loro sono una squadra fisica, se li porti a giocare l’uno contro uno non in velocità possono crearti problemi. Oggi, rispetto ad altre volte, ho avuto anche la fortuna di fare i cambi giusti, di dare il giusto minutaggio alla squadra, quindi mi sono trovato all’inizio del terzo tempo con tanti giocatori ancora freschi. Poi, in più, è venuto fuori quel signore di 41 anni
(Tempesti ndr) che, quando gioca queste partite così, diventa quasi imbarazzante. È un onore poter essere il suo allenatore, ma di lui come anche degli altri, perché hanno giocato tutti bene”.
Anche per Piccardo era un esordio in Champions League e la gioia negli occhi del tecnico è visibile: “Un’emozione grandissima che dedico a mia madre, che non c’è più, perché lei sapeva che questo era il mio sogno. È stato bello, appagante: per chi come me è nato negli anni Settanta questa è la Coppa dei Campioni, la competizione più importante che esiste, è un onore poterla giocare”.
A fine gara parla anche l’attaccante Seby Di Luciano, altro esordiente in Champions, autore di due reti e di un’ottima prestazione: “Sin da bambino il sogno di chiunque si avvicini alla pallanuoto è quello di arrivare in Nazionale e di giocare la Champions League. Poter giocare questa coppa per me è un sogno. Prima partita in Champions, prima vittoria, primi gol, sono felicissimo per me, per la mia famiglia, per questa città. Abbiamo fatto una bella prestazione di squadra, il mister l’aveva preparata perfettamente. Domani ci attende un’altra battaglia. Noi non ci poniamo limiti, giochiamo tutte le partite cercando di dare il massimo, poi vedremo quello che arriverà”.

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