I Sindaci della Provincia di Siracusa, riuniti nei giorni scorsi in assemblea ATI per scegliere la forma di gestione del servizio idrico integrato, si sono espressi all’unanimità per la gestione interamente pubblica dello stesso. Si tratta di una scelta in linea con gli indirizzi di legge e con l’esito del referendum e di un risultato che, da un lato conferma l’uniformità e trasversalità di vedute dei Sindaci della Provincia, dall’altro dà l’avvio ad una vera e propria rivoluzione in termini di gestione per il futuro.L’assemblea, tenutasi in video conferenza, si è svolta in un clima di confronto e condivisione, alla presenza del commissario regionale per l’aggiornamento del pianod’ambito Giorgio Azzarello, dei Sindaci e rappresentanti dei Comuni di Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattìni Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Noto, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, e, in qualità di uditori, di due rappresentanti del Forum siciliano delle associazioni per l’acqua e i beni comuni, che aveva fatto richiesta di partecipazione.Il presidente Francesco Italia ha dichiarato: “Ringrazio tutti i colleghi per il clima di fiducia e collaborazione reciproca instaurato. Lo stato delle infrastrutture e i necessari investimenti, l’alta percentuale di dispersione idrica e la reale capacità di rendere sostenibile la nascente società consortile, sono le sfide più importanti a cui l’ATI di Siracusa sarà chiamata a dare risposta”. Navigazione articoli Palazzolo Acreide. “Estromissione” della Consigliera Licitra dal Consiglio Comunale, Spada e Furnari (Italia Viva): “È una resa dei conti politica” Siracusa. Legge 433/91, Vinciullo: “A rischio quasi 13 milioni di euro stanziati per la città. Eppure darebbero occupazione a centinaia di padri di famiglia disoccupati”