110 prime visite, 70 di controllo e follow up, 75 Tac di centraggio, 50 nuovi piani di cura radioterapici. Sono questi i numeri di quattro mesi di attività dell’Unità operativa di Radioterapia ad oggi, dal 19 marzo 2016, giorno della sua apertura ufficiale nell’area del presidio ospedaliero Rizza di viale Epipoli a Siracusa. Alla data odierna 20 pazienti sono in trattamento radioterapico. Un dato ragguardevole se rapportato alla complessità di un servizio sanitario di eccellenza di nuova istituzione, mai esistito in passato in provincia di Siracusa, che ha consentito di abbattere il disagio, per i pazienti siracusani e familiari, di recarsi in altre città per sottoporsi alla cura, come sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta: “E’ stata una grande conquista – dice il direttore generale – che ha consentito a questa provincia, assieme alla istituzione della Pet/Tc, di superare un gap storico tra le maggiori criticità in termini di elevatissima mobilità verso le province di Ragusa e Catania. Il primo step della riorganizzazione sanitaria che abbiamo avviato in questa provincia ha riguardato infatti l’istituzione della Radioterapia, della Pet Tc, della Neurologia ad Augusta e prossimamente le Rianimazioni ad Avola-Noto e a Lentini, l’Oncologia medica e l’Oncoematologia ad Augusta. L’impegno del Governo regionale e dell’Assessorato regionale alla Salute ha garantito accessibilità ai fondi europei per questa ed altre strutture e attrezzature di alta tecnologia di cui il territorio siracusano si è potuto dotare. Siamo grati anche al Fondo sociale ex Eternit che con la sua donazione ha consentito l’acquisto della Tac di centraggio per la Radioterapia”. “All’avvio dell’attività clinica – sottolinea il direttore sanitario Anselmo Madeddu – il personale dell’Azienda in organico alla Radioterapia era costituito da tecnici sanitari di radiologia medica che in parte stava completando il periodo di formazione teorico-pratica all’Arnas Garibaldi di Catania. Il personale medico, fisico sanitario e tecnico è stato quello dell’Arnas che ha provveduto, sino alla fine della convenzione, il 30 giugno scorso, sia all’implementazione dei macchinari che all’inizio dell’attività clinica. Nel mese di giugno è stato completato l’organico dei medici oncologi radioterapisti e dal 1 luglio quello dei fisici medici, portando a completamento l’organico di personale previsto”. L’accesso alla struttura è regolato per l’attività delle prime visite dal Centro unico prenotazioni, o per accesso diretto dei pazienti inviati dallo specialista o dal medico di medicina generale. I recapiti sono telefax 0931724601 email radioterapia.sr@asp.sr.it La struttura siracusana – spiega il referente per la Radioterapia Salvatore Bonanno – è in grado di fornire prime visite, per la valutazione dell’indicazione ed appropriatezza della terapia radiante, visite di controllo e follow up radioterapico ed oncologico, visite giornaliere per il monitoraggio degli effetti collaterali che possono presentarsi nel corso della terapia radiante, tac di centraggio e simulazione, pianificazione di trattamenti radianti con fotoni (tecniche convenzionali e 3DCRT) e con elettroni, esecuzione giornaliera di sedute di radioterapia. Per ogni esame Tac e per ogni seduta radioterapica è garantita la presenza di un medico oncologo radioterapista, di un fisico medico, di almeno 2 tecnici sanitari di radiologia medica. La maggior parte dei piani di cura calcolati e le sedute giornaliere sono eseguite con tecnica conformazionale 3D, con schermature personalizzate e sistemi di immobilizzazione personalizzati in modo da massimizzare l’accuratezza, la precisione e la ripetibilità del trattamento. Inoltre in tutti i pazienti vengono eseguiti controlli radiografici periodici, almeno 1 volta a settimana per ciascun paziente, per verificare la correttezza e la conformità dei parametri geometrici del trattamento eseguito rispetto a quello pianificato. Nel periodo in cui vengono effettuate le sedute radioterapiche giornaliere, tutti i pazienti vengono sottoposti almeno ad 1 visita settimanale, per il monitoraggio degli effetti collaterali del trattamento radiante e ad 1 visita finale per attestare la tolleranza al trattamento, lo svolgimento della terapia secondo il programma fissato all’inizio dello stesso e quindi la dose totale e il numero di sedute giornaliere erogate, nonché la programmazione della prima visita di controllo. Tutti i pazienti sono seguiti mediante un fitto programma di nursing da parte del personale infermieristico, che prevede almeno il controllo settimanale dei parametri vitali di base, attività educazionale di igiene ed alimentazione personale, medicazioni, assistenza dei pazienti non autosufficienti. Tutti i giorni sono eseguiti, prima dell’avvio dell’attività clinica e con la supervisione dei fisici medici, i controlli di qualità giornaliera sia all’acceleratore lineare che alla Tac, e tali controlli fanno parte di un complesso sistema di Quality Assurance che prevede controlli giornalieri, settimanali, mensili, semestrali ed annuali”. Navigazione articoli Mostra di Cassibile, in visita i consoli de “La Grande intesa” Belvedere, l’Ostello della Gioventù resta chiuso