Un documento bipartisan sulla sanità siracusana condiviso dal sindacato unitario, dalle intere Deputazioni Nazionale e Regionale siracusane, dall’ANCI, dall’Ordine dei Medici e da quello degli Infermieri, dal Partito Democratico, da Rifondazione Comunista, da Articolo 1 e dai movimenti Lealtà e Condivisione e Siracusa Protagonista che sarà inviato al Ministro della Salute, Roberto Speranza.

È questo il risultato della riunione organizzata da Cgil, Cisl e Uil provinciali e che ha messo insieme forze sociali, politica e operatori socio-sanitari. Un documento lungo e articolato che è stato al centro dell’incontro tenuto in remoto.

“Incontro pragmatico e produttivo – hanno commentato soddisfatti i segretari generali di Cgil e Cisl Roberto Alosi e Vera Carasi insieme al sub-commissario della Uil Saveria Corallo in rappresentanza del commissario straordinario Luisella Lionti – Piena condivisione di un patto sociale che metta al centro il sistema sanitario e l’esigenza di ottimizzare un servizio essenziale per l’intera comunità.”

Il sindacato siracusano, che in questi mesi ha raccolto istanze, denunciato criticità e sentito i lavoratori, ha proposto un documento che sintetizza i punti più rilevanti di una emergenza sanità che intende, adesso, portare ai tavoli Ministeriali e Regionali.

“Le gravi criticità emerse nella gestione sanitaria provinciale e regionale dell’emergenza in corso, anche alla luce delle notizie allarmanti pubblicate negli ultimi giorni, ci induce a promuovere un documento condiviso di analisi e proposte – continuano Alosi, Carasi e Corallo – Il livello di allerta nel quale ci troviamo impone a tutti noi un alto senso del dovere e di responsabilità che si esercitano accelerando processi di trasparenza, confronto e condivisione fino ad oggi poco praticati nel nostro territorio.”

Nella bozza condivisa con tutte le parti arrivate al tavolo convocato in rete dal sindacato e che attende le eventuali integrazioni richieste nel corso dell’incontro, la richiesta di un tavolo permanente di monitoraggio e di informazione sul cronoprogramma di aumento dei posti letto, la gestione della medicina territoriale attraverso le USCA, le attività sanitarie ordinarie, l’assistenza domiciliare ai malati no-covid, la preparazione della struttura in vista della prossima campagna per il vaccino anti-Covid, il nuovo ospedale della città.

“Ognuno dei partecipanti ha portato numeri, dati e ha spiegato, per il proprio ruolo, quello che bisogna attuare per dare una svolta al sistema sanitario locale – hanno concluso Roberto Alosi, Vera Carasari e Saveria Corallo – Siamo di fronte ad una grande opportunità di unione verso obiettivi comuni che non possono avere divisioni culturali o politiche. Un primo passo importante a tutela dei cittadini e di tutti gli operatori socio-sanitari che in questi mesi stanno pagando un prezzo troppo alto.”

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