“Grazie all’intervento sinergico delle ministre Bellanova e Bonetti ma anche dei parlamentari e di molti amministratori locali, Italia Viva è riuscita a far cassare dalla bozza del decreto “Milleproroghe” presentata in Consiglio dei Ministri una norma che vietava su tutto il territorio nazionale il rilascio di nuove concessioni per la prospezione, ricerca e coltivazione di Idrocarburi”. Lo dichiara Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive. “L’impegno nella transizione energetica e nel rilancio delle energie rinnovabili da parte di Italia Viva è innegabile e sotto gli occhi di tutti – prosegue Cafeo – ma l’idea di poter cambiare l’asset energetico di una nazione come l’Italia all’improvviso e solo sulla carta, mediante un articolo di un decreto peraltro dalla natura eterogenea per definizione, è assolutamente impensabile”. “La transizione è un processo lungo anche se inevitabile che non può ignorare i tre pilastri della sostenibilità – continua Cafeo – e cioè quella ambientale, quella sociale e quella economica. Serve un serio piano energetico nazionale di lunga scadenza, una programmazione per obiettivi che non può essere fissata da un emendamento a un decreto ma deve essere il frutto di una strategia elaborata tenendo in considerazione e coinvolgendo imprese del settore e professionisti”. “Aver evitato l’approvazione di quella norma ha salvato il settore Oil & Gas da migliaia di licenziamenti – continua ancora Cafeo – e ha inoltre impedito il blocco di investimenti in innovazione e ricerca fondamentali proprio per il futuro; la transizione energetica deve riguardare infatti non solo le fonti di energia alternativa, ma deve anche avere l’obiettivo di rendere il settore Oil & Gas meno impattante dal punto di vista ambientale. Questo processo di transizione – sostiene Cafeo – va sostenuto allo stesso modo delle energie alternative”. “Anche le recenti vicende legate al polo petrolchimico siracusano sono strettamente legate alla transizione energetica – conclude il parlamentare regionale – ma devono fare i conti con la crisi del mercato e con un impegno assunto verso il territorio che non può essere liquidato semplicemente dalle leggi del mercato; l’audizione in III commissione prevista per l’inizio del 2021 sarà utile per fare chiarezza anche da questo punto di vista”. Navigazione articoli AUGUSTA. NELLA LEGGE DI BILANCIO ASSUNZIONI DI PERSONALE CIVILE ALL’ARSENALE MILITARE ARS, slitta al 2021 l’esercizio provvisorio del Bilancio, Cafeo (Italia Viva): “Speriamo che il rimpastino chiarisca le idee al Governo”