Riceviamo e pubblichiamo. Urge un nuovo ospedale. Il sindaco Italia  convochi una riunione – siracusa2000.com

“La risposta per una struttura mostruosa che devasta l’ambiente e il paradiso di Ortigia non può essere quella di un piccolo intervento di puro maquillage”. E’ questa la dichiarazione congiunta di Pippo Zappulla e Ninni Gibellino, segretario regionale e cittadino di Articolo 1, in merito all’annunciato piano di riqualificazione del parcheggio Talete che dovrebbe avvenire attraverso un intervento di Arte Pubblica.
“Ci si arrovella da ormai più di un decennio sul come eliminare questo insulto paesaggistico senza incorrere nelle sanzioni regionali salatissime pari, a quanto pare, a 10 milioni di euro” – dichiarano Zappulla e Gibellino.
“Sono state presentate da associazioni, singoli cittadini, architetti proposte tecniche di estremo rilievo e bellezza che però si scontrano con l’impossibilità a demolire la struttura. Non mancando le soluzioni e i progetti per mantenere il parcheggio eliminando, però, quella incredibile quantità di cemento inutile e dannoso ci chiediamo quindi – dicono Pippo Zappulla e Ninni Gibellino – perché non avanzare forze politiche e sociali unitariamente alla regione siciliana di inserire questa opera di bonifica paesaggistica nel piano delle priorità ambientali siciliane”.
Secondo gli esponenti di Articolo 1 – ” È incredibile come non si possa aggirare l’ostacolo giudiziario quando c’è un’intera città compresa di amministrazione, opposizione, forze sociali e culturali totalmente contrarie a mantenere quella struttura in piedi”.
“Bizzarro, peraltro, che di quel piano di protezione civile – dichiarano Zappulla e Gibellino – a suo tempo definito sia rimasto in piedi solo il Talete mentre è clamorosamente evidente quanto strategico era il collegamento del ponte che invece di essere rinforzato e sistemato fu abbattuto. Oggi Ortigia e la città, in caso di calamità naturale, ha un collegamento in meno ma una struttura inguardabile in più”.
“Il Sindaco si faccia promotore, a nome davvero di tutta la comunità, di chiedere un incontro con il Presidente Musumeci – concludono Zappulla e Gibellino – per individuare una soluzione giuridica, tecnica ed economica utile ed adeguata a demolire quel mostro che grida vendetta alla civiltà e dignità di un’intera città”.

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