Dopo la spettacolare eruzione di ieri sera la situazione sull’Etna torna nuovamente sotto controllo. Proprio con il calar del tramonto la potentissima eruzione, accompagnata dall’emissione di un ingentissimo quantitativo di cenere in atmosfera, è stato ben osservato da Taormina fino al siracusano e parte del ragusano. I forti venti da Nord, ancora attivi sopra i 3000 metri, hanno spazzato la nube di cenere verso la piana di Catania e in provincia di Siracusa, dove si sono verificate cadute di materiale vulcanico, anche a oltre 20-30 km di distanza. La caduta di cenere e lapilli lavici ha interessato anche l’aeroporto internazionale di Catania, che ieri ha interrotto l’operatività. Cinque voli sono stati o cancellati o dirottati. Fontanarossa ha ripreso l’attività dalle 9, come deciso dall’unità di crisi dello scalo, dopo la bonifica della pista e dopo che l’Ingv ha abbassato l’allerta ‘Vona’ (Volcano Observatory Notice for Aviation) per lo spazio aereo, passato dal rosso di ieri all’arancione. Navigazione articoli Caso Scieri. Continua il processo sulla morte del parà siracusano: il legale della famiglia ha chiesto di citare in giudizio il Ministero della Difesa Covid – 19. Sindacati, vaccinare i dipendenti dei supermercati