Vince lo Jug, ma l’Ortigia ha lottato fino alla fine, giocando alla pari con una delle pretendenti alla
vittoria finale della Champions. Il match è stato in equilibrio da subito, fatta eccezione per un paio di minuti del primo parziale, quando prima Tomasovic e poi Benic e Obradovic portano i croati sul 3-0. L’Ortigia regge il colpo, riportandosi sotto e chiudendo sull’1-3 grazie a un tiro di Cassia in superiorità. Nel secondo parziale, Gallo accorcia con l’uomo in più, ma 30 secondi dopo lo Jug allunga ancora in superiorità con Garcia Gadea. A 1’25 dal termine è Zuvela, sul ribaltamento di una azione in superiorità non finalizzata dai biancoverdi, a portare il punteggio sul 5-2 a metà gara.
Nel terzo tempo, l’Ortigia cresce e con Ferrero (grande azione personale) e Mirarchi si porta a una sola lunghezza di vantaggio. Poi Papanastasiou prova l’allungo, ma Di Luciano in posizione 5 risponde in superiorità. Fatovic riporta a +2 i suoi, ma è Condemi, con un tap in a 8 secondi dal termine, a riportare i biancoverdi a meno 1. Nella quarta frazione, c’è grande equilibrio, le difese si chiudono, Tempesti sale in cattedra con un paio di parate delle sue, ma Fatovic, a 1’47 dalla sirena, segna il definitivo 8-6, con un azione a un uomo in più contestata dai biancoverdi. Lo Jug vince e continua a marciare in vetta a punteggio pieno. Ortigia sempre quarta, in virtù del pari tra Marsiglia e Spandau.
A fine partita, il commento di mister Stefano Piccardo: “La squadra difensivamente ha giocato un’ottima partita, direi che abbiamo difeso veramente bene, sia con l’uomo in meno che in parità numerica. La differenza l’hanno fatta solo le espulsioni, credo che nel quarto tempo l’arbitro Voevodin ci abbia severamente punito. Non ci sono state fischiate due espulsioni a favore che erano gigantesche”.
Un’Ortigia che comunque ha messo in difficoltà i più quotati avversari croati, con il coach Kobeskac che ha fatto i complimenti a Piccardo per come allena la sua squadra: “Abbiamo giocato contro Jug – afferma il tecnico biancoverde – una società che è tra le prime cinque al mondo e ce la siamo giocata fino all’ultimo. Abbiamo perso 8-6, ma poteva finire in modo diverso. Comunque domani lavoriamo per affrontare lo Spandau”.
A bordo vasca, ha parlato anche Valentino Gallo, mancino dell’Ortigia: “Abbiamo giocato contro una delle migliori squadre del mondo, con una tradizione incredibile. Abbiamo pagato qualche errore di troppo e alla fine ci hanno punito. Ce la siamo giocata alla pari, dimostrando di meritare di essere qui, perché grazie a partite come queste ci stiamo guadagnando giorno dopo giorno quel peso internazionale che l’Ortigia non ha mai avuto. Siamo rammaricati per il risultato, che speravamo fosse diverso. Sul 7-6 per loro, peraltro, Popadic ha fatto una grande parata sul mio tiro e sono stati fortunati anche sul rimpallo, così come anche sulla palombella che avevo provato e che ha preso la traversa, con la palla che è caduta sulla linea di porta. Una palla che di solito, con quell’effetto, entra. Abbiamo avuto anche sfortuna. Poteva finire diversamente, ma va bene così”.
Il numero 8 biancoverde è già proiettato al match di domani contro Spandau Berlino: “Adesso testa e cuore sulla partita di domani, che è sicuramente decisiva per provare a conquistare la Final Eight. Giocheremo contro una squadra forte, che si è ripresa sia a livello di gioco che di condizione, come ha dimostrato oggi (ieri ndr )contro Marsiglia. Domani ( oggi ndr )sarà una battaglia e noi siamo pronti a combatterla, con la voglia di portare a casa il risultato”.

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