Su richiesta della Procura distrettuale, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto e la Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito, in data odierna, una misura di prevenzione patrimoniale antimafia, sottoponendo ad amministrazione giudiziaria la Tech. Servizi S.r.l., importante soggetto economico della provincia di Siracusa operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Il provvedimento giudiziario giunge al culmine di articolati approfondimenti investigativi svolti dal Nucleo di polizia economico – finanziaria di Siracusa, originati da puntuali input informativi dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza (Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata) e altresì integrati con evidenze acquisite nell’ambito delle attività del Gruppo Interforze Antimafia, operante presso la Prefettura di Siracusa, che hanno consentito di raccogliere elementi idonei a delineare l’agire della società che, a giudizio degli investigatori, sarebbe stato in regime di contiguità con diversi ambiti della criminalità organizzata e, pertanto, tali da far ritenere l’impresa esposta al rischio di infiltrazioni e condizionamento di stampo mafioso. Le attività avrebbero evidenziato che l’amministratore della società, incensurato e nei cui confronti non risultano giudizi pendenti, avrebbe intrattenuto rapporti con diversi esponenti della criminalità organizzata, che avrebbero funto da volano all’espansione degli interessi economici e alla crescita del fatturato dell’azienda di titolarità. Le relazioni intrattenute in ambito istituzionale sarebbero dunque state coniugate, a giudizio dei militari delle fiamme gialle, con l’avvio di affari con soggetti malavitosi. Avvalendosi di entrambi i rapporti per accrescere la propria azienda, divenuta leader nel settore di riferimento, la società avrebbe realizzato crescenti volumi d’affari, passando dai poco più di 6 milioni e mezzo di euro del 2008 agli oltre 42 milioni di euro del 2018. In particolare, già a far data dall’anno 2013, sarebbero risultati rapporti di affari tra tra l’amministrazione ed un clan catanese realizzati anche attraverso la creazione di apposite Associazioni Temporanee di Imprese (A.T.I.) tra soggetti economici rientranti nella titolarità di fatto e/o di diritto degli stessi. Inoltre, emergerebbero rapporti tra la Tech. Servizi S.r.l. e un’organizzazione criminale ragusana. Nello scorso febbraio c’è stata sulla società una “informazione interdittiva antimafia” emessa dal Prefetto di Siracusa. L’attività investigativa si è avvalsa dei più moderni sistemi informatici di ausilio alle investigazioni patrimoniali quali il software “Molecola”, creato dallo S.C.I.C.O., nonché della “Dorsale Informatica”, ulteriore software realizzato secondo i moderni canoni di ingegnerizzazione informatica, di recente rilasciato dal Comando Generale della Guardia di Finanza. Navigazione articoli Avola. Suicidio di Sebastiano Caruso: assolti in appello i cinque poliziotti accusati di abuso di potere e lesioni SIRACUSA. COVID-19: CONTROLLI IN TUTTA LA PROVINCIA DA PARTE DEICARABINIERI. IN UN ANNO CONTROLLATI OLTRE 80 MILA PERSONE