Il caso della chiusura della discarica di “Grotte San Giorgio” in territorio di Lentini arriva in Parlamento. Asollevarlo è il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra che, ieri, durante ilproprio intervento in aula, ha ribadito il “no” all’ampliamento del sito, senza lesinare critiche sullagestione dei rifiuti da parte del Governo regionale siciliano guidato da Nello Musumeci.“In provincia di Siracusa – ha detto il vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera – si trovala più grande discarica siciliana e una delle più grandi del Meridione. Ciò che sta avvenendo in quelsito è l’emblema della gestione fallimentare della Regione sulla gestione dei rifiuti. La discarica diGrotte San Giorgio si appresta a chiudere e dall’1 maggio la Sicilia non sarà più autosufficientenella gestione dei rifiuti. Un fatto molto grave. I comuni di Lentini, Carlentini, Francofonte elimitrofi hanno già dato tanto per quanto riguarda la tematica dello smaltimento dei rifiuti in terminiambientali e di salute. Tengo a ribadire ancora una volta in quest’aula che il M5S si dichiaracontrario a qualunque tipo di ampliamento di Grotte San Giorgio.”Un problema che riguarderà direttamente oltre 150 comuni siciliani (compresi quelli di Siracusa eCatania) che sono ancora in attesa di una soluzione per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiutiindifferenziati a partire dal prossimo mese. E per Scerra la “toppa” fin qui prospettata dalla Regioneè pure peggio del “buco”.“Da biasimare la proposta di Musumeci – dice ancora Scerra – di utilizzare i fondi europei per potertrasportare i rifiuti fuori dalla regione. Quelle somme devono essere utilizzate per migliorare lecondizioni della Sicilia, non per pagare gli errori continui del passato e proseguiti dal governatoreregionale e dalla sua Giunta. Un Governo che dovrebbe compiere un ultimo dignitoso passo: quellodi dimettersi”.Ma il tema rifiuti per Scerra non è l’unico per il quale Musumeci dovrebbe fare un passo indietro.Anche per quanto riguarda l’idea del ponte sullo Stretto, infatti, il parlamentare pentastellato hainvitato il presidente della Regione a rivedere le proprie iniziative, pensando alle vere necessità diun territorio che a oggi ha un sistema ferroviario e viario precario. “Il ponte – dice ancora – èun’infrastruttura irrealizzabile con il Recovery Fund che prevede tempi e impegni di spesabrevissimi. L’unico ponte che la Sicilia merita è uno solo: quello capace di riportare il GovernatoreMusumeci sulla terra”. Navigazione articoli MELILLI, APPROVATI DAL COMUNE E FINANZIATI CON 1,3 MILIONI DI EURO I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA DI VILLASMUNDO A grandi passi verso l’intervento di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza della Sp 26 Pachino-Rosolini