Nei giorni scorsi è terminata la “zona rossa” nei comuni di Rosolini e Solarino, istituita lo scorso 4 apriledal Presidente della Regione Siciliana a seguito dell’aumento dei casi accertati di infezione da coronavirus.L’Ordinanza Regionale è stata fatta rispettare dai Carabinieri delle locali Stazioni, dei Nuclei Radiomobilidelle Compagnie di Siracusa e Noto e delle pattuglie di rinforzo della Compagnia di Intervento Operativodel 12 Reggimento CC “Sicilia”, inviate per l’emergenza dal Comando Legione di Palermo, che hannopattugliato costantemente i territori per impedire assembramenti o altre occasioni di contagio, utilizzandoanche le Stazioni Mobili.Complessivamente sono stati eseguiti oltre 200 servizi esterni che hanno proceduto al controllo di oltre 130esercizi commerciali e di circa 2150 soggetti;Varie le condotte irregolari riscontrate dai Carabinieri, tra cui l’assenza di un giustificato motivo per usciredi casa ovvero, il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, quali le mascherine, per lequali sono state sanzionate 63 persone per un importo totale di oltre 25.000,00 euro. Altresì sono statisottoposti a chiusura temporanea 3 bar poiché permettevano ad avventori di consumare all’interno o perchérisultavano aperti dopo le ore 18:00.Il prevalente rispetto delle prescrizioni, comunque, ha consentito alla curva pandemica di pendere verso ilbasso e Rosolini e Solarino sono finalmente uscite dalla zona di massima allerta.Al fine di limitare al minimo i rischi di contagio, in vista delle giornate festive del 25 aprile e del ponte del1° maggio, il Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, ha disposto un’intensificazione dei servizi dicontrollo del territorio, durante i quali verranno monitorati e sanzionati eventuali comportamenti scorretti epotenzialmente pericolosi per la diffusione del virus, in linea con le disposizioni governative emanate neigiorni scorsi. Navigazione articoli SIRACUSA, LOTTA ALLE PIAZZE DELLO SPACCIO: ARRESTATO UN NOTO SPACCIATORE PACHINO. I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO PER DETENZIONE ILLECITA DI UN’ARMA DA FUOCO RUBATA IN FRANCIA