Scuola aperta in estate per il recupero degli apprendimenti con lezioni all’aperto e attività in luoghi alternativi come cinema, musei e teatri. È questo il piano da 510 milioni di euro del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per il periodo che va da giugno a settembre. Si tratta di “un ponte per il nuovo inizio” come recita lo slogan del Miur che accompagna il dettagliato piano per la scuola aperta d’estate annunciato ufficialmente sul sito del ministero e con una circolare per i dirigenti scolastici. Il piano di apertura della scuola in estate viene messo a punto dopo un altro anno scolastico in dirittura d’arrivo caratterizzato da difficoltà legate alla pandemia. Le sostanziose risorse per il piano estate andranno a tutte le scuole sebbene la maggior parte dei fondi sia destinata al Sud. Ricordiamo che dal 26 aprile la scuola ha riaperto, come previsto dal decreto riaperture anche in zona rossa per le superiori con percentuali flessibili. Vediamo sulla base del comunicato ufficiale del Miur cosa prevede il piano Bianchi per la scuola aperta d’estate. La scuola resta aperta d’estate con il piano Bianchi ufficiale. È stato pubblicato il comunicato del Miur, accompagnato dalla circolare per gli istituti italiani, con le indicazioni su come tenere aperta la scuola in estate. L’obiettivo è quello di creare una sorta di ponte da giugno a settembre, ma non con le tradizionali lezioni cui siamo abituati a pensare. Con il piano per la scuola aperta d’estate si vuole consentire, come si legge sul sito del Miur, a studenti e studentesse di recuperare la socialità e rafforzare gli apprendimenti attraverso: laboratori per il potenziamento delle competenze (per esempio Italiano, Matematica, Lingue);attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità e tutela ambientale. Il piano Bianchi per la scuola aperta in estate prevede: laboratori di scrittura e lettura;lezioni all’aperto;strutture ricreative per gli studenti meno abbienti;laboratori sportivi;socialità diffusa;coding e informatica. Nel dettaglio il piano del ministro Bianchi per la scuola aperta d’estate si basa sul seguente programma diviso in tre fasi: fase I, a giugno per il potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore;fase II a luglio e agosto per il recupero della socialità durante la quale proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Sono previsti laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica);fase III, prevista a settembre fino all’avvio delle lezioni del nuovo anno scolastico dedicata all’accoglienza durante la quale proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio. Nella fase 2, quella per il recupero della socialità prevista a luglio e agosto, le attività si potranno svolgere in spazi aperti delle scuole e del territorio e nel dettaglio in: teatri;cinema;musei;biblioteche;parchi e centri sportivi con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni. La scuola resterà aperta d’estate grazie agli insegnanti volontari che avranno un pagamento extra rispetto allo stipendio ordinario. Non solo anche la partecipazione degli studenti sarà su base volontaria. Per la scuola aperta d’estate, come si legge sempre sulla pagina ufficiale del Miur, sono stati previsti degli strumenti a disposizione di famiglie e istituti e nel dettaglio: un sito con la raccolta delle informazioni;un help desk dedicato alle scuole;una campagna informativa e partecipativa, anche sui social, con l’hashtag #lascuoladestate. Il ministro Bianchi, come si legge nel comunicato del Miur, in merito al piano per la scuola aperta d’estate ha dichiarato: “Utilizzeremo questo periodo estivo per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. Stiamo lavorando insieme ai territori, alle associazioni, promuovendo i Patti educativi di comunità. Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita a una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale. Una scuola “affettuosa”, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”. Per avere la scuola aperta in estate e prevedere il piano Bianchi di insegnamento innovativo è necessario avere le risorse. Sono stati stanziati per questo 510 milioni di euro così divisi: 150 milioni di euro del decreto Sostegni andranno direttamente alle scuole e saranno distribuiti attraverso un decreto del Ministero, sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per istituto;320 milioni saranno fondi PON (risorse europee);40 milioni di euro deriveranno dal fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e il contrasto della povertà educativa e verranno assegnati alle Istituzioni scolastiche in funzione delle tipologie di progetti da attivare. Sottolinea il Miur che sarà possibile collaborare con il terzo settore e realizzare patti educativi di comunità. Per quanto riguarda i 320 milioni dal PON sul sito dedicato al piano estate per la scuola sarà disponibile un bando cui gli istituti scolastici potranno partecipare a domanda da inviare entro il 21 maggio 2021. Questi fondi per il 70 per cento andranno al Sud e possono essere spesi entro il termine del prossimo anno scolastico 2021/2022. Le risorse del PON andranno anche alle scuole paritarie (con attività non a finalità commerciali) e per i CPIA (Centri per l’Istruzione degli adulti). Navigazione articoli Siracusa. Aule didattiche ambientali realizzate dai genitori e dagli studenti dell’Einaudi utilizzando pedane riciclate Pachino, Rientro a scuola in sicurezza all’Istituto “M. Bartolo”