È la partita più importante della stagione, quella che dirà se l’Ortigia potrà ancora sperare di arrivare
alle finali Scudetto oppure no. Domani pomeriggio (ore 14.30, diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia e su Waterpolo Channel), alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, l’Ortigia ospita il Savona, nella penultima gara della fase élite del campionato. I biancoverdi, terzi a due punti di distanza dai liguri, hanno un solo risultato disponibile, la vittoria, per inseguire il secondo posto necessario alla qualificazione. All’andata gli uomini di Piccardo hanno subito una brutta sconfitta che ha complicato la strada verso le semifinali, che adesso potranno essere conquistate solo vincendo domani e poi sabato prossimo, fuori casa, contro la corazzata Brescia. Un’impresa molto difficile, quasi impossibile, ma una speranza da coltivare fino a quando la matematica lo consentirà. L’Ortigia è reduce da un’ultima bolla di Champions dalla quale sono emerse delle buone risposte in termini di gioco e condizione, e questo fa ben sperare in vista degli ultimi due match di campionato e della Final Four di Coppa Italia, che si svolgerà a Palermo tra pochi giorni, il 4 e 5 maggio.
Alla vigilia, in casa Ortigia, mister Stefano Piccardo sottolinea l’importanza e la difficoltà del match: “Questa è una partita decisiva, perché abbiamo un solo risultato possibile per poter poi sperare di vincere a Brescia. Una gara che, proprio perché è decisiva, va affrontata nella maniera giusta, sapendo che sarà difficile. All’andata loro ci hanno fatto molto male, abbiamo perso con molti gol di scarto, e spero che questo ci serva da monito per giocare al meglio l’incontro qui in casa. Bisogna cercare di vincere, cosa non semplice contro Savona, che quest’anno, in questa fase, ha perso solo contro Brescia, peraltro giocandosela fino alla fine nella prima partita. Dovremo stare attenti alla loro prestanza fisica, hanno un paio di giocatori di assoluto livello, ma noi dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi, cercare di fare bene e muoverci nel miglior modo possibile in tutti e quattro i tempi”.
Nelle ultime uscite in Champions League si è rivista un’Ortigia nuovamente in condizione, sia sul piano fisico che su quello dell’approccio mentale: “Facendo un bilancio della Champions – afferma il coach dell’Ortigia – delle tre bolle giocate, noi abbiamo fatto una prima e una terza bolla di grande livello, mentre nella seconda abbiamo sbagliato una partita e mezza. Ci può stare per una squadra come la nostra, ma va anche detto che in quella seconda bolla abbiamo disputato quattro gare in quattro giorni, una alle 20.15 e una alle 15.15, poi di nuovo alle 20.15 e ancora alle 15.15.
Questo purtroppo fa la differenza. Non dimentichiamo che, contro l’Olympiakos, ad esempio, siamo stati in partita fino alla fine e avevamo il doppio delle espulsioni contro. Quindi la Champions la ritengo una esperienza positiva”.
Parla anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo, che analizza la condizione della squadra: “Stiamo bene, fisicamente abbiamo ritrovato la nostra condizione e probabilmente siamo molto vicini alla nostra forma migliore. Siamo in un momento in cui abbiamo nuovamente espresso un ottimo gioco, siamo tornati ai nostri livelli più alti. Ci manca forse quella magia che, a inizio stagione, ci ha regalato vittorie importanti. Sicuramente dobbiamo ripartire dalle partite di Champions, dal gioco espresso nell’ultima bolla.”.
Il capitano parla anche delle difficoltà legate alla formula di questo campionato insolito, condizionato dal Covid: “Questo finale di stagione è un po’ particolare e strano, perché questa formula, a mio avviso, ci ha un po’ penalizzato. Rischiamo di rimanere fuori dalle prime quattro, avendo di fatto sbagliato solo una partita. Però tenteremo fino alla fine di fare il possibile e anche l’impossibile. Cerchiamo di non mollare, anche perché potrebbero essere le ultime settimane del campionato”.

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