Dopo una vigilia infinita, piena di colpi di scena, senza il proprio allenatore in panchina, alla fine l’Ortigia è scesa in vasca a Palermo per affrontare il Brescia nella semifinale di Coppa Italia. I biancoverdi, guidati daMartino Abela e Goran Volarevic, oltre a non essersi allenati negli ultimi due giorni, devono rinunciare anche a Giacoppo, ancora fuori per l’infortunio rimediato venerdì prima del match contro Savona. La gara inizia in modo scoppiettante, con tre gol in 40 secondi (Renzuto, Napolitano con un gran tocco al volo, e Lazic). Il Brescia difende benissimo e non fallisce nemmeno una occasione con l’uomo in più. L’Ortigia fatica a trovare spazi, mentre i lombardi accelerano e allungano, chiudendo il primo parziale sul 7-2. Nel secondo quarto, il ritmo è sempre alto, ma l’Ortigia gioca meglio e, dopo il +8 di Alesiani e Lazic, risponde con i fratelli Condemi: prima Francesco, su assist di Giribaldi, poi Andrea. Nel finale Jokovic fissa sul 10-4 il punteggio all’intervallo lungo. Nel terzo tempo è nuovamente il Brescia ad avere in mano il gioco e a riprendere il largo con Presciutti, Jokovic e Gitto. L’Ortigia però non molla e con le parate di Tempesti e due belle conclusioni di Rossi e Ferrero, riduce ancora il divario. L’ultimo quarto è sempre di marca Brescia, con l’Ortigia che, con Di Luciano e Gallo, cerca di limitare i danni. Alla fine è 17-8 per gli uomini di Bovo, che oggi affronteranno Recco nella finalissima. Per l’Ortigia finale per il 3° posto contro il Telimar (oggi, alle ore 16).Questo il commento del vice-allenatore dell’Ortigia, Goran Volarevic, nel post partita: “Questa è stata una giornata difficile e caotica, però non giustifica un approccio simile alla partita. Siamo entrati in acqua senza personalità, sapendo che stavamo giocando contro una signora squadra che a ogni minimo sbaglio ti punisce. Sono rammaricato, anche se devo dire che dopo, nella fase centrale, è andata meglio. In realtà anche nel primo tempo abbiamo fatto qualche azione positiva, ma non siamo stati premiati. Comunque, ora dobbiamo ritrovare concentrazione e riorganizzarci per domani, perché sicuramente non si può partire così”.Una nota positiva sono stati i giovani, che si sono fatti sentire e vedere in acqua: “I giovani hanno fatto il loro lavoro, così come deve essere. CIascuno deve fare la sua parte. Voglio invece salutare mister Piccardo, che è fondamentale per questi ragazzi, la conosce bene, nell’anima. Speriamo che torni il prima possibile con la squadra. Domani abbiamo un’altra partita, anche questa importante per ritrovare gioco. Ma avremmo dovuto sfruttare anche questa”.A fine gara ha parlato anche il centroboa biancoverde Christian Napolitano, uno degli ex dell’incontro: “La partita è nata male, perché è successo di tutto. Siamo arrivati all’appuntamento non dico impreparati, ma non al meglio. Abbiamo dovuto fare tutto in fretta. Poi, nel nostro sport due giorni senza allenarsi sono un’eternità. Non sono scusanti, però affrontavamo una squadra che si sta giocando scudetto, coppa Italia e Champions, e magari con una preparazione del match senza tutti questi problemi ci avrebbe permesso di fare meglio. Però questa partita ci ha messo un po’ di benzina per domani (oggi ndr). Sarà una bella finale per il 3° posto con il Palermo. E approfitto per fare i complimenti al Telimar, sarà bello giocare questa finale tutta siciliana. Domani sarà un’altra partita. Vinca il migliore”. Navigazione articoli Pallanuoto, Ortigia fermata dal Savona. Sfuma l’obiettivo final four Pallanuoto, l’Ortigia chiude quarta il concentramento di Coppa Italia