Giornata mondiale contro l'omofobia, perché si festeggia oggi - Wired

“L’OmoTransBiFobia non è un’opinione” è il titolo del mini documentario prodotto dall’associazione STONEWALL in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia la bifobia e la transfobia che si celebrerà il prossimo 17 maggio in tutto il mondo. A caratterizzare il filmato, che sarà trasmesso lunedì 17 maggio alle ore 17,00, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YOUTUBE dell’associazione, storie ed esperienze di attivismo lgbt dalla viva voce dei protagonisti, il presidente e la vice presidente di STONEWALL, Alessandro Bottaro e Tiziana Biondi ma anche approfondimenti e strumenti operativi suggeriti da Andrea Malpasso, psicologo e psicoterapeuta, coordinatore – gruppo di lavoro Psicologia LGBT+ Ordine Psicologi Regione Siciliana e Emma Lo Magro, psicologa e psicoterapeuta – gruppo di lavoro Psicologia LGBT+ Ordine Psicologi Regione Siciliana, utili per comprendere sino in fondo e prevenire il ripetersi di episodi, spesso anche di natura violenta, a danno delle persone lgbt. Fu il curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Presses Universitaires de France, 2003), Louis-Georges Tin, a ideare nel 2004 la Giornata internazionale contro l’omofobia, ciò avvenne 14 anni dopo la decisione dell’OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità) di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie, era il 17 maggio del 1990. Da allora questa data rappresenta per la comunità lgbt la più importante occasione per tornare a sensibilizzare la società sull’importanza del contrasto alle discriminazioni e alle violenze determinate sulla base dall’orientamento o dell’identità sessuale. Un fenomeno odioso che negli ultimi anni ha visto una recrudescenza degli episodi di violenza, spesso con conseguenze estreme, contribuendo ad acuire la già persistente sofferenza di donne e uomini colpevoli soltanto di non essere conformi. Persone di ogni età ritenute sbagliate, sporche, “da riparare” perché non aderenti a modelli preordinati da una società etero-normata e ricolma di stereotipi e pregiudizi. In questa occasione l’associazione STONEWALL, oltre all’appuntamento on line di lunedì pomeriggio, torna a promuovere anche quest’anno la campagna fotografica “StopOmoLesoTransbifobia”, (info sul sito www.stonewall.it) nata per sensibilizzare sul fenomeno attraverso l’uso del corpo e della mente di chi vorrà metterci la faccia per difendere altri corpi e altre menti martoriate dal pregiudizio altrui. “Dopo 31 anni dall’istituzione della giornata Internazionale contro l’omotransbifobia, – afferma Alessandro Bottaro – purtroppo come attivista e come associazioni continuiamo a raccoglie denunce di aggressioni, fisiche, verbali e psicologiche ai danni di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, la cui unica colpa è quella di ESISTERE! Grazie alla volontà e con le sole forze del mondo dell’associazionismo lgbt+ celebriamo questa giornata con eventi di informazione e formazione per contrastare stereotipi, preconcetti e discriminazioni legate al genere, all’identità di genere ed all’orientamento sessuale”. “Da sempre, – conclude Bottaro – aspettiamo che lo Stato Italiano, che si fregia di dirsi civile, si prenda le sue responsabilità! Oggi più che mai come cittadini e cittadine di questa nostra Italia, esigiamo che la legge Zan venga finalmente approvata, condannando con delle aggravanti precise e favorendo percorsi culturali in tutti i contesti istituzionali e scolastici di ogni ordine e grado. Non c’è più tempo per indecisioni e tentennamenti”.

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