“L’evento cataclismatico che ha coinvolto le città di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, giocoforza, ci spingono a chiederci quali contromisure adottare sul nostro territorio in circostanze analoghe, puntando i riflettori sul fondamentale tema della prevenzione”. Per questo la lista civica “Carlentini Protagonista” chiede al Sindaco di Carlentini e al proprio organo di Giunta di concentrare la loro attenzione sul tema e di provvedere immediatamente all’adozione di un Piano di Emergenza rischio Sismico, così da evitare l’evitabile in casi emergenziali. “Tale necessità – dichiara Cardillo – al di là degli eventi sismici che negli ultimi anni hanno coinvolto diverse città del nostro paese – è data dal fatto che la città di Carlentini, come si evince dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519/2006, rientra in “zona 2”, con pericolosità media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti”. Sul punto, il consigliere Cardillo fa notare la immane gravità dovuta al fatto che il Comune di Carlentini, nonostante siano passati oltre venticinque anni dal tragico evento sismico che ha colpito la città,” ad oggi non si è dotato di alcun piano emergenziale, presentando un’articolata interpellanza sul tema, al fine di favorire un immediato intervento che, oggi più che mai, si ritiene necessario. Un efficiente Piano di Protezione Civile – proseguono Pancari e Mandolfo sul tema – deve garantire la salvaguardia della popolazione e dei beni presenti sul territorio dagli eventi calamitosi che si possono manifestare sul territorio stesso. A tale scopo, devono essere analizzati due aspetti fondamentali: quali tipi di eventi si possono verificare sul territorio e con quale intensità; qual è la vulnerabilità del territorio al tipo di evento considerato. Per la corretta valutazione del rischio legato a eventi calamitosi – continua – occorre calare l’evento stesso nel contesto ambientale in cui si opera, al fine di evitare di predisporre un enorme spiegamento di forze (in termini di mezzi e di uomini) per un evento che probabilmente non si verificherà mai con una intensità tale da provocare danni, o, viceversa, sottovalutarne la portata redigendo un Piano che risulterà da subito inefficiente e inadatto al suo scopo”. “L’intervento dell’Amministrazione sul piano di emergenza sismica – dichiara Bosco – deve coinvolgere tutta la cittadinanza, primi tra tutti gli Istituti Scolastici che insistono sul nostro territorio, le strutture e gli edifici pubblici e, non per ultimi, le strutture e gli edifici di interesse collettivo, specialmente quelli che presentano maggiori carenze in materia antisismica. Non deve, inoltre, assolutamente essere posta in secondo piano la necessità di effettuare esercitazioni periodiche, a scopo educativo e preventivo, che coinvolgano le scuole pubbliche, primarie e secondarie, il personale impiegato negli edifici pubblici, i centri di aggregazione e la popolazione tutta, utilizzando contestualmente ogni forma di divulgazione di informazioni adeguate allo scopo (opuscoli informativi, segnaletiche). “da questo momento – affermano i detti esponenti di “Carlentini Protagonista” – terremo alta la guardia sulla problematica in parola, invitando tutte le cariche politiche, comunali e non a fare lo stesso, coinvolgendo i rappresentanti e le cariche istituzionali dei comuni limitrofi, nell’intento di creare un percorso di prevenzione comune per il bene, al sicurezza ed il futuro dei nostri cittadini”. Navigazione articoli Sbarchi, arrivati a Portopalo 35 migranti Solarino, l’opposizione chiede chiarezza sulla tessera del pane