“Sabato 19 giugno 2021 inizia la grande mobilitazione contro i mega impianti di fotovoltaico in Sicilia, in difesa del paesaggio, dell’agricoltura, del patrimonio materiale e immateriale, della biodiversità e per la difesa dei beni comuni”. Lo dichiara l’attivista Marco Mastriani, guida escursionistica ambientale. “Autorizzare da parte della Regione Siciliana l’installazione, solo per gli interessi speculativi di un fondo d’investimento inglese, di migliaia di pannelli solari per una estensione di oltre 100 ettari nel cuore del Parco Nazionale degli Iblei e di importanti siti inseriti nella World Heritage List UNESCO, sconvolgendo la preziosa biodiversità e il paesaggio di un territorio di notevole bellezza – prosegue Marco Mastriani – rappresenta di fatto una vera follia. Se poi tutto avviene in contrasto alla volontà politica espressa dalle Amministrazione Comunali di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto e della popolazione, prediligendo così l’interesse economico di pochissimi sulla volontà degli abitanti, diventa davvero troppo. La Regione Siciliana non può da un lato partecipare al tavolo tecnico del Ministero della Transizione Ecologica avviato nei mesi scorsi per la istituzione del Parco Nazionale degli iblei e nel frattempo procedere con autorizzazioni di interventi e investimenti che sono in contrasto con l’istituzione del parco nazionale stesso. Questo territorio e le loro comunità chiedono coerenza e rispetto delle volontà popolari”. Poi l’appello al presidente della Regione. “Musumeci revochi autorizzazioni perchè, con operazioni simili, altro che bellissima diventerà la Sicilia. Nel frattempo chiediamo a tutti i cittadini e alle associazioni di partecipare sabato 19 giugno 2021 a una passeggiata militante sui luoghi con i rappresentanti dei Comuni di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto e di tutte le realtà associative presenti, da Articolo 9, Ente Fauna Siciliana, Le aquile di Prometeo ed Ecomuseo degli Iblei.” Navigazione articoli Mega impianto fotovoltaico, mobilitazione sabato a Canicattini SIRACUSA. SIAM, NUOVO SCIOPERO DEI DIPENDENTI