Teatro: a Siracusa vanno in scena i grandi classici - iO Donna

Con oltre 76.000 spettatori, le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa si confermano uno degli eventi culturali più importanti nel panorama nazionale e internazionale e un successo nella programmazione teatrale della stagione. Nell’anno della ripartenza, dopo lo stop dello scorso anno dovuto all’emergenza sanitaria e nonostante la drastica riduzione del numero di spettatori imposto dal protocollo sanitario, la Fondazione INDA, coinvolgendo più di 150 artisti, ha allestito tre grandi produzioni: Coefore Eumenidi di Eschilo per la regia di Davide Livermore, coprodotto col Teatro Nazionale di Genova, Baccanti di Euripide per la regia di Carlus Padrissa, tra i fondatori della compagnia catalana La Fura dels Baus, e la commedia Nuvole di Aristofane per la regia di Antonio Calenda. Il programma è stato arricchito dalla mostra multimediale Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola, aperta al pubblico fino al 30 settembre 2022 a Palazzo Greco e destinata a circolare in altre città italiane e straniere; mentre fino al 3 ottobre prossimo, alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, è esposta l’opera di Hermann Nitsch, 79.malaktion, immagine della campagna di comunicazione della stagione 2021.
La 56° Stagione della Fondazione INDA ha registrato 76.707 biglietti venduti, con una media di oltre 1500 spettatori a serata e il tutto esaurito per molte delle 48 repliche in scena dal 3 luglio al 21 agosto. Si tratta di un risultato positivo, perché a fronte della capienza massima di 3000 spettatori previsti dalla deroga della Regione Siciliana, il distanziamento imposto dal protocollo sanitario anti Covid ha consentito una capienza effettiva limitata a soltanto duemila spettatori a serata.
Il successo della stagione 2021 premia la straordinaria qualità delle produzioni teatrali e il talento degli artisti coinvolti, ma è soprattutto il frutto dell’impegno corale delle maestranze dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, che in tempi complessi hanno saputo moltiplicare la loro dedizione.
Fra i momenti memorabili della stagione, la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha assistito alla replica di Coefore Eumenidi il 19 luglio, giornata del ricordo delle vittime della strage in via D’Amelio per l’attentato contro il magistrato Paolo Borsellino.
La Fondazione Inda ha già programmato la 57° Stagione di rappresentazioni classiche che nella primavera 2022 vedrà tre nuove produzioni: l’esordio al Teatro Greco del regista canadese Robert Carsen con la regia dell’ Edipo re di Sofocle, e di Jacopo Gassman con la regia di Ifigenia in Tauride di Euripide, mentre Davide Livermore con l’Agamennone di Eschilo e la ripresa di Coefore e Eumenidi completerà la trilogia dell’Orestea.
Oltre al contributo dei nuovi Mecenati del Centenario, che hanno aderito alla raccolta di fondi lanciata per ricordare la ripresa, con le Coefore del 1921, delle rappresentazioni al Teatro Greco dopo sette anni di interruzione dovuta alla Grande Guerra e alla epidemia di Spagnola, quest’anno la Fondazione INDA ha ricevuto il sostegno di nuovi sponsor come Unicredit, Banking Partner, e la Camera di Commercio del Sud Est, che si sono affiancati a Erg, Fondazione Sicilia, e Fondazione Claudio Nobis. Rai Cultura, media partner, ha messo in onda le Baccanti di Euripide. Mentre la piattaforma IT’s Art, promossa dal Ministero della Cultura, trasmette in streaming le Nuvole di Aristofane, segnando così un altro passo importante nella diffusione digitale dei contenuti della Fondazione INDA, avviata con successo lo scorso anno.

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