Il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, anche quest’anno, ha pubblicato la graduatoria sulla “Qualità della Vita” nelle 107 provincie italiane. L’indagine sul benessere delle nostre provincie, giunta alla trentaduesima edizione, ha preso in esame ben 90 indicatori divisi in sei macro aree tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori): “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”. Gli indicatori tutti certificati, sono stati rilasciati da fonti ufficiali ed istituti di ricerca. Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti sono stati dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore. Quest’anno sono stati introdotti dei dati nuovi per poter interpretare meglio l’attualità e includere particolari aspetti che oggi incidono sul benessere della popolazione. Tra questi il numero di farmacie ogni mille abitanti, gli infortuni sul lavoro, l’affollamento degli istituti di pena, gli esposti per inquinamento acustico e l’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile. La classifica, anche quest’anno, rimarca il divario tra le province settentrionali e quelle meridionali della penisola vedendo attestarsi ai primi posti Trieste e Milano. Analizzando la graduatoria generale notiamo che la provincia di Siracusa resta in fondo piazzandosi al 98° posto con il punteggio di 399,69 anche se avanza di ben 7 posizioni rispetto allo scorso anno quando si era classificata al 105°. Tra le provincie siciliane quella di Siracusa è terzultima al 7° posto e precede quelle di Catania e Trapani. Prendendo in esame le singole macro aree tematiche possiamo notare che la provincia aretusea è 100^ per Ricchezza e consumi scendendo di sei posizioni rispetto allo scorso anno; è 87° per Affari e lavoro avanzando di ben 17 posizioni; peggiora per Giustizia e sicurezza classificandosi 99° ed arretrando di nove posizioni; si piazza al 63° posto per Demografia e società con un forte calo di 44 posizioni; migliora di 10 posizioni per Ambiente e servizi classificandosi 93°; avanza al 66° per Cultura e tempo libero risalendo di 33 posizioni. Da rilevare che quella di Siracusa è la prima provincia in Italia per la Banda ultra larga ed è la 105° per i depositi bancari delle famiglie con una media di 10.379 euro pro capite. Un dato assolutamente negativo è quello che riguarda la criminalità che vede la provincia di Siracusa al 1° posto in Italia, al 4° posto per omicidi volontari consumati, al 6° posto per stupefacenti, al 15° posto per furti di autovetture, al 21° per furti nelle abitazioni, al 32° per truffe informatiche, al 44° per rapine. Per quanto riguarda l’ambiente la provincia aretusea è 89° per motorizzazione (-8,3% rispetto al 2020), 82° per le polveri sottili pm10 (+2% rispetto al 2020), al 74° per piste ciclabili (+2%). Navigazione articoli Guardia di Finanza: pubblicato il concorso per 33 allievi del contingente Tecnico Soccorso Alpino Siracusa. Firmato il contratto di gestione del nuovo servizio idrico tra Siam e Comune