Con l’approvazione definitiva della Camera, la Manovra finanziaria 2022 è legge. Ecco come cambiano le pensioni, il reddito di cittadinanza e i bonus.

Riforma fiscale e reddito di cittadinanza

Si attende soltanto la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio. La manovra peggiorerà il deficit nazionale di 23,3 miliardi.

La Manovra contiene la riforma fiscale – con il taglio di Irpef e Irap per 8 miliardi di euro -, l’intervento contro il caro bollette – per 1,8 miliardi – e l’estensione del Superbonus. Confermato anche il Reddito di cittadinanza.

Sarà cancellata l’Irap per autonomi e professionisti. Nuove detrazioni in calendario e aliquote ridotte da 5 a 4.
Per il pagamento delle cartelle esattoriali del primo trimestre 2022 ci saranno 6 mesi di tempo, senza alcuna maggiorazione dell’importo.

Il Reddito di cittadinanza avrà regole più rigide e ci saranno maggiori controlli. Al secondo rifiuto di opportunità di lavoro, il sussidio decadrà automaticamente.

Pensioni e Opzione donna

Il nodo pensioni è stato sciolto con il passaggio da Quota 100 a Quota 102. Si potrà dunque lasciare il lavoro a 64 anni se si saranno maturati 38 anni di contributi. Ma soltanto nel 2022, perché dopo arriverà una nuova riforma del sistema pensionistico più strutturata.

Per il gentilsesso confermata Opzione donna. Le lavoratrici potranno andare in pensione a 58 se subordinate e a 59 anni se autonome, ma solo se avranno maturato 35 anni di contributi.

L’anticipo pensionistico (Ape sociale) sarà possibile anche per altre categorie di lavoratori che saranno considerati gravosi.

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Superbonus 110%, cosa cambia

Confermati anche diversi bonus tra cui, quello più importante: il Superbonus 110% che sarà maggiormente inclusivo fino al 2022. A essere ammessi al beneficio anche coloro che avranno un Isee superiore a 25mila euro e coloro che vorranno riqualificare la loro casa unifamiliare.

L’unico limite da osservare sarà quello del completamento dei lavori entro il 30 giugno 2022.

Il Sisma bonus è stato esteso al 2025 e vale per tutti i centri colpiti da un evento sismico, dal terremoto de L’Aquila nel 2009.
Il bonus facciate è stato invece ridotto al 60% e scadrà a fine 2022. Ampliato invece il bonus mobili, fino a 10mila euro. Rinnovato quello idrico e introdotto quello relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche, che prevede uno sconto del 75% sul costo complessivo.

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