I sindaci del Siracusano hanno firmato l’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole dell’obbligo e l’adozione della DAD ( didattica a distanza) dal 10 fino al 19 gennaio. Questa la soluzione adottata, dopo un vertice con la direzione dell’Asp di Siracusa, successivo al provvedimento del presidente della Regione che ha disposto la zona arancione in ben diciassette comuni della provincia di Siracusa.

Nel capoluogo aretuseo, come emerge nell’ordinanza del sindaco di Siracusa, Francesco Itala, sarà “comunque garantita la possibilità di svolgere attività in presenza, qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

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Una decisione, quella della chiusura delle scuole dell’obbligo, figlia della situazione epidemiologica in tutto la provincia di Siracusa. Nel capoluogo, come indicato dall’Asp, si è evidenziato ” il superamento della soglia di incidenza
cumulativa settimanale del 3 gennaio 2022 ed in particolare : ”…. Siracusa 473/100000″ si legge nell’ordinanza del sindaco di Siracusa.

In molti Comuni del Siracusano, i sindaci hanno deciso di lasciare aperti gli asili nido. Una linea sposata, sicuramente da Francesco Italia e dal primo cittadino di Avola, Luca Cannata, che, nella tarda serata di ieri, in un video messaggio, ha anticipato il contenuto della sua ordinanza.

Il sindaco di Avola, snocciolando i numeri sul contagio nella sua città, ha spiegato che “la scuola non deve essere vista come l’unico o il principale vettore della diffusione del virus”.

“Le scuole sono chiuse da 21 giorni, per cui non possiamo di certo dire – spiega Cannata – che hanno dato un contributo all’espansione del contagio. In merito alla situazione dei positivi, ad Avola ne contiamo 610 ma sono solo 13 quelli nella fascia di età dai 0 ai 13 anni”.

“Il problema non sono certo le scuole- ha aggiunto il primo cittadino di Avola – sono i comportamenti per questo, invito le famiglie al rispetto delle prescrizioni sul contenimento dell’emergenza sanitaria, per cui non bisogna dimenticare di indossare le mascherine e mantenere le distanze di sicurezza”.

Nella sua analisi, il sindaco di Avola ha messo sul tavolo le problematiche legate alla Dad.

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“La Didattica a distanza – spiega il sindaco di Avola, Luca Cannata – comporterà, inevitabilmente, ad una riorganizzazione delle abitudini in famiglia. In merito agli asili nido, abbiamo deciso di non chiuderli: non c’è l’obbligo della frequenza, per cui spetterà solo alle famiglie decidere se accompagnarli o meno nella struttura”

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