Nuovi controlli in arrivo della Guardia di Finanza: nel mirino delle Fiamme Gialle ci sono le detrazioni per i lavori in casa e la cessione dei crediti, anche per ricerca e sviluppo, e le nuove partite IVA. L’obiettivo è verificare che non ci siano frodi e riciclaggio, visto che tutto il pacchetto dei bonus casa è stato confermato dalla Legge di Bilancio 2022.

Non solo: è stato aggiunto anche un altro incentivo per i lavori in casa. Si tratta della detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche, un bonus valido fino al 31 dicembre 2022 (quindi solo per quest’anno) e che non sostituisce il cosiddetto bonus ascensore, che rientra tra gli interventi trainati del superbonus 110%.

I maggiori controlli antiriciclaggio e in generale contro l’evasione fiscale fanno parte degli obiettivi previsti dal PNRR.

Nelle linee guida degli obiettivi da raggiungere con il PNRR si legge che ci sono 235 miliardi messi a disposizione per l’Italia, e che su queste risorse ci saranno controlli anche su come verranno distribuiti i fondi.

Qui entra in gioco la Guardia di Finanza, che indirizza i suoi protocolli di verifica in un settore in particolare: la cessione e l’indebita compensazione dei crediti d’imposta. In questo modo verrà controllata la collocazione corretta dei fondi europei.

Visto che la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato in toto i bonus casa, seppur con qualche modifica restrittiva ai bonus mobili e facciate, è proprio dalle agevolazioni edilizie che inizieranno i controlli della Guardia di Finanza.

Nel mirino delle Fiamme Gialle anche i crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, la cui crescita è esponenziale negli ultimi mesi.

Infine, fari puntati anche sulle nuove partite IVA perché, secondo quanto si legge su ItaliaOggi, recenti esperienze investigative documentano che molte imprese, soprattutto straniere, nascondano in realtà attività illegali basate sull’utilizzo strumentale di società “apri e chiudi”.

Controlli sui lavori in casa: come cambiano col decreto anti-frode e la  Legge di Bilancio 2022

Sulla cessione del credito interviene anche il decreto Sostegni ter, almeno nella sua versione in bozza. Secondo quanto si legge nell’articolo 26 della bozza, Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, viene cancellata la facoltà di ulteriore cessione del credito in seguito alla prima. Insomma, i crediti fiscali sarebbero cedibili una volta sola.

Cosa cambia? In termini pratici, quei crediti che alla data del 7 febbraio (giorno da cui dovrebbe entrare in vigore la misura) sono stati già oggetto di una cessione del credito o dello sconto in fattura potranno essere ceduti solo un’altra volta ad altri soggetti, banche e intermediari finanziari compresi.

L’obiettivo di questo giro di vite sulle regole della cessione del credito è quella di arginare le frodi e il riciclaggio di milioni di euro in crediti d’imposta. Tuttavia, sottolinea l’ANCE, sarebbe l’ennesima modifica alla normativa. Il Presidente Buia dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha dichiarato che non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com