Garantire ai migranti servizi sanitari attraverso appositi “sportelli salute”. È quanto emerso nel corso della giornata formativa, avente per tema “La Sicilia da sempre terra di approdo e accoglienza”, dedicata all’accoglienza dei migranti che si è svolta presso Palazzo Vermexio a Siracusa. L’evento rientra nell’ambito del Progetto Isim (Integrazione Sanitaria Innovativa Multilivello) finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami) 2014-2020. Il progetto vede coinvolti il Comune di Siracusa, ente capofila, insieme all’Azienda sanitaria provinciale e Ifo (Istituti Fisioterapici Ospitalieri). Il progetto Isim è un importante strumento per la riorganizzazione e il miglioramento dei servizi socio-sanitari per tutta la popolazione immigrata presente nel territorio aretuseo. La giornata formativa è stata rivolta principalmente agli operatori sanitari e socio assistenziali ed ha riguardato, in particolare, la salute dermatologica dei migranti, ma anche gli strumenti per facilitare l’accesso ai servizi sanitari. “Questo progetto – ha dichiarato il sindaco, Francesco Italia – ci ha dato la possibilità di fare un salto di qualità in tema di accoglienza. Grazie alla collaborazione tra Enti diversi abbiamo creato un percorso di grande valore sociale e sanitario rivolto alla tutela della salute dei migranti”. Un aspetto fondamentale nel percorso dell’accoglienza riguarda l’accesso ai servizi sanitari. Il direttore scientifico dell’istituto San Gallicano, Aldo Morrone, responsabile del progetto, ha detto che “Particolari vulnerabilità, quali quelle correlate ad un evento post traumatico, trovano spesso un espressione clinica precoce nella sintomatologia dermatologica, essendo la pelle un organo bersaglio delle condizioni di stress dell’organismo. L’importanza di questo progetto consiste nel riuscire a mettere i migranti al centro del servizio sanitario affinché vengano restituite dignità e salute a tutte le persone più fragili”. La responsabile dell’Ufficio stranieri dell’Asp, Lavinia Lo Curzio, ha sottolineato che “L’obiettivo primario di questo progetto è quello di garantire assistenza sanitaria ai migranti attraverso l’istituzione dello Sportello Salute. Qui, medici, psicologi, sociologi, infermieri e mediatori culturali, accolgono ed indirizzano utenti stranieri e non, regolari, ma non solo ai vari servizi medici. Non sempre, infatti, i migranti conoscono le procedure per accedere al sistema sanitario. Fondamentale, in questo caso, è la figura del mediatore culturale”. Due le postazioni individuate: lo Sportello salute è situato nel quartiere Santa Lucia, nei locali messi a disposizione dalla Pro-Loco di Siracusa, l’altra – un ambulatorio – presso il Presidio ospedaliero “Rizza”. Per ragioni logistiche, lo sportello del Quartiere Santa Lucia viene utilizzato per l’attività di informazione e orientamento sanitario. È prevista la presenza di un medico, uno psicologo, un infermiere, un assistente sociale, un mediatore culturale. Presso l’ambulatorio Isim situato all’Ospedale “Rizza”, in viale Epipoli, il medico specialista in dermatologia e l’infermiere eseguono gli esami necessari per valutare in maniera minuziosa lo stato di salute dei migranti, senza dimenticare, naturalmente, le misure di prevenzione da Covid. La distribuzione dei migranti nel Comune di Siracusa si concentra essenzialmente nel quartiere di Santa Lucia. Anche a Cassibile, specialmente durante i mesi dedicati al raccolto nelle campagne della zona, vive una numerosa comunità di braccianti agricoli. E proprio a Cassibile è operativa la Guardia Medica di via Dell’Iris. Navigazione articoli Bonus affitto in Sicilia, al via le domande: a chi è destinato e come accedere Avola. Attivato dal Comune lo sportello di “Mediazione familiare”