Nulla di fatto. Le posizioni restano distanti e la protesta dei lavoratori della Comes continua. Anche oggi hanno bloccato le portinerie della zona industriale, tenendo le autobotti fuori dagli impianti. Speravano che la riunione di ieri pomeriggio in Confindustria tra l’azienda e i sindacati desse esiti positivi e invece le posizioni restano distanti. I 156 dipendenti licenziati per cessazione dell’attività, nonostante contratti e commesse, da quattro notti e cinque giorni si danno il cambio nell’arco delle 24 ore per una protesta che durerà ad oltranza.I lavoratori chiedono di essere riassorbiti direttamente dalle aziende del polo petrolchimico. Isab avrebbe prospettato l’assunzione di 70 di loro, chiedendo però l’immediata rimozione dei presidi. Ulteriore spiraglio è dato dal paventato interesse di alcuni imprenditori privati di rilevare la Comes riassorbendone i lavoratori e le commesse. Ma gli ex dipendenti della chiusa società si mostrano perplessi ed avanzano timidi sospetti. Intanto i blocchi proseguono Navigazione articoli Vicenda Ias e miasmi, i sindaci di Siracusa, Priolo e Melilli sul piede di guerra Settore edile in crisi, occupazione in calo del 20%