“Come sempre, la verità viene a galla e le frottole si sciolgono come la neve al sole. I lavori di demolizione del Viadotto di Targia, nelle date indicate durante i viaggi della speranza dell’attuale Assessore regionale delle Infrastrutture, non potevano mai iniziare per due motivi ben precisi: la mancanza del finanziamento e la mancata nomina dell’Ufficio di Direzione Lavori”. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
“In data 2 maggio – ha proseguito Vinciullo – il Dirigente Generale dell’Assessorato delle Infrastrutture, smentendo di fatto il suo assessore, ha emanato due decreti, con il primo viene nominato l’Ufficio di Direzione Lavori e con il secondo provvedimento viene finanziata l’opera di abbattimento per 1.040.855,51 euro.
Di conseguenza appare chiaro ed evidente a tutti che io ho sempre detto la verità sul viadotto di Targia, non potendo iniziare i lavori prima del 2 maggio per il semplice motivo che occorreva la nomina dei tecnici incaricati di seguire i lavori e, soprattutto, mancava il finanziamento dell’opera”.
“Ed a proposito del finanziamento – ha continuato Vincenzo Vinciullo -voglio ricordare due cose: l’opera non è stata finanziata dal Governo Musumeci, come è stato erroneamente detto, ma grazie ad un Ordine del Giorno a mia firma approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana e contro cui votarono proprio l’attuale Presidente della Regione e l’attuale Assessore delle Infrastrutture.
Seconda cosa, ancora più importante, il provvedimento a mia firma era pari a quasi 6 milioni di euro
perché prevedeva anche la ricostruzione dell’opera, che è di assoluta necessità in caso di emergenza
di Protezione Civile, visto che, come è noto a tutti, è via di fuga dalla Zona Industriale verso la Città di
Siracusa”.
“Nell’esprimere la mia soddisfazione per il fatto che il mio lavoro continua a produrre effetti concreti in
provincia di Siracusa, visto che ogni qualvolta si parla di un intervento nel nostro territorio bisogna
fare riferimento all’attività legislativa da me svolta – ha concluso Vinciullo – non posso non biasimare
l’azione dell’attuale Governo regionale che ha impiegato 5 anni per iniziare dei lavori che si è trovato
già finanziati e per il fatto che quasi 5 milioni di euro sono stati sottratti alla provincia di Siracusa e
destinati ad altre province, nel silenzio assordante di tutto il territorio”.

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