Dopo aver inviato una nota alla presidenza del Consiglio dei Ministri, la deputazione siracusana del MoVimento 5 Stelle si è rivolta anche al Prefetto di Siracusa. Al rappresentante del governo nel territorio, è stato chiesto un incontro urgente per discutere della situazione del petrolchimico siracusano, alla luce delle poco rassicuranti notizie internazionali. 
“Si delinea un quadro senza via d’uscita, in assenza di provvedimenti governativi. Migliaia di persone guardano con trepidazione alle decisioni che, da Roma, possono ridare serenità ed una prospettiva ad un territorio che non può essere condannato alla catastrofe sociale con leggerezza. Al prefetto di Siracusa, che certamente saprà ancora una volta interpretare il sentimento diffuso del territorio, rinnoveremo il grido d’allarme e la richiesta di attenzione oltre alle parole”, spiegano i parlamentari siracusani del MoVimento 5 Stelle (Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana, Pino Pisani, Stefano Zito e Giorgio Pasqua).
Lunedì 16 maggio incontro in Prefettura, per analizzare la questione e tornare a sottoporre al governo la necessità di intervento. Il paventato blocco europeo delle importazioni di petrolio dalla Russia avrebbe una conseguenza diretta e disastrosa per l’intera Sicilia. “Con la chiusura dello stabilimento Isab Lukoil collasserebbero l’intera zona industriale di Siracusa, il porto di Augusta che movimenta ogni anno milioni di tonnellate di merci (in cui i prodotti Isab hanno un peso determinante, ndr) per non parlare delle pesanti ripercussioni sul futuro occupazionale dei circa 10.000 lavoratori del settore, diretto e indotto”.

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