“Sono cinque i paesi nella provincia di Siracusa chiamati alle urne il 12 giugno per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali e s’infervora la campagna elettorale ma tra nove giorni si vota anche per i referendum e non se ne parla molto”. L’avvocato Paolo D’Orio, cavaliere della Repubblica D’Orio sollecita gli elettori a recarsi alle urne. “E’ una battaglia di civiltà – dice il legale – perchè concerne la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura e preliminarmente un equo processo, con la responsabilità diretta di pubblici ministeri e giudici per una magistratura meno corporativa e più competente”. Paolo D’Orio, oggi cassazionista e scrittore, nel 2006 fondava la Giovine Canicattini movimento d’ispirazione mazziniana. Continua il professionista: “Abbiamo vinto nel 2020 per la riduzione del numero dei parlamentari, non possiamo desistere oggi per una Giustizia che debba scriversi maiuscolo e sia più giusta. I media non ne parlano a sufficienza ma è necessaria la riforma della magistratura che scaturisce dai referendum voluti con una raccolta firme per cui io stesso mi prodigai l’anno scorso, perché l’Italia è una Repubblica ovvero la più alta forma di potere del popolo incompatibile con l’esonero da responsabilità per chi amministra la Giustizia e allora” – conclude il cavaliere D’Orio – da Siracusa a Trieste il 12 giugno andare a votare è importante”. Navigazione articoli Calcio femminile, Roberta Aprile ricevuta dal sindaco Italia Ordine dei giornalisti, Aldo Mantineo nominato componente del consiglio di disciplina