Non si placa l’emergenza rifiuti a Siracusa. La città è oramai al collasso, paga una, purtroppo datata, gestione deficitaria nel servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti. Diversi quartieri del capoluogo aretuseo sono invasi dalla spazzatura. La situazione nelle periferie è decisamente peggiore, con i cittadini costretti a fare lo slalom tra microdiscariche e rifiuti abbandonati ad ogni angolo di strada. Una condizione che rischia di creare un grave problema di sanità pubblica.

Intanto è scontro tra il Comune di Siracusa e la Regione Siciliana sull’emergenza rifiuti. Infatti l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, relativamente alla situazione critica dei rifiuti nella Sicilia orientale, ha diffidato una serie di Srr (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti) tra cui figura anche quella di Siracusa Provincia.

“Diffidiamo le Srr di Caltanissetta Provincia sud, Catania Area Metropolitana, Catania Provincia nord, Messina Area Metropolitana, Messina Provincia, Messina Isole e Siracusa Provincia – ha affermato l’assessore Baglieri – per individuare idonee soluzioni per la definizione delle procedure per il trasporto fuori Regione del rifiuto indifferenziato prodotto nei loro ambiti, avvertendo che si procederà alla proposta di commissariamento in caso di ulteriore inerzia”.

“Si diffida anche la Sicula Trasporti SpA (di Lentini) – aggiunge l’assessore regionale all’Energia – perché assicuri la massima operatività consentita al fine di garantire un regolare servizio di raccolta dei rifiuti, eliminando così le criticità emerse nei vari comuni, nonché ad individuare anche soluzioni utili per il conferimento al di fuori della Regione dei prodotti decadenti dalle lavorazioni del proprio impianto”.

In precedenza il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sul problema rifiuti aveva dichiarato: “Le recenti dichiarazioni dell’assessore Baglieri non sembrano risolutive per i sindaci e i cittadini di quei territori che stanno affrontando un’emergenza senza precedenti in tema di spazi per il conferimento dei rifiuti indifferenziati. Esse appaiono particolarmente stridenti là dove si prova a scaricare la responsabilità su altri”.

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“Nell’ultimo quinquennio, la maggior parte dei comuni ha invertito la rotta in tema di raccolta differenziata raggiungendo percentuali considerevoli – aggiunge Italia – . Cosa hanno prodotto i commissari delle Srr scelti e nominati dalla Regione Siciliana in questi due anni? Poco o nulla. E certo non per colpa dei sindaci! Come l’assessore Baglieri dovrebbe sapere, le gare effettuate da alcune Srr per portare i rifiuti all’estero sono andate tristemente deserte. Se è vero che, come l’assessore sostiene, esistono spazi sufficienti per garantire il 35% di conferimento dei rifiuti indifferenziati negli impianti siciliani esistenti, qualcuno dovrà spiegare ai cittadini delle province di Messina, Siracusa e Catania perché la discarica di Sicula Trasporti è congestionata, per lo più a causa dei rifiuti del comune di Catania che in questi anni ha fatto nulla o poco più di nulla in tema di differenziata”.

“A mio avviso, – prosegue – dovrebbe essere il Comune di Catania a conferire i rifiuti al di fuori della regione, liberando gli spazi per i cittadini di quelle comunità che da anni differenziano. Appare peraltro davvero surreale ed inverosimile che il direttore del Dipartimento rifiuti autorizzi quei conferimenti che, il giorno dopo, il direttore di un altro dipartimento blocca”.

“Ritengo assolutamente ingiusto – conclude il primo cittadino – che i nostri concittadini, passati in questi anni dall’1,5 a più del 50 per cento di raccolta differenziata, debbano continuare a svegliarsi, nel pieno di una stagione turistica di grande richiamo, con la città disseminata di rifiuti. Siamo in emergenza e temo che la Regione non ne abbia ancora realmente compreso l’entità e le conseguenze”.

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Aumentano, però, sempre più i disagi per i cittadini: rifiuti dappertutto, sparsi in lungo e in largo, con discariche a cielo aperto, fetore e invasioni di ratti, mosche, zanzare, escrementi di cani e gatti randagi e non solo. Specie nelle zone periferiche. E si paventa, sempre più, il rischio di roghi della spazzatura non raccolta.

“Ma – interviene il Comune – non è bruciandoli che si risolve il problema“.

“Avete mai sentito parlare di diossina? Tossica e cancerogena, si sprigiona a causa proprio dell’incenerimento indiscriminato dei rifiuti e non risolve affatto la crisi igienico sanitaria del territorio ma la peggiora“. conclude la nota di Palazzo Vermexio.

Anche ad Augusta, l’emergenza rifiuti inizia a farsi sentire. Con l’arrivo della stagione estiva, infatti, si è ripresentato, puntuale, il problema delle discariche abusive. L’area più colpita dal fenomeno è la frazione balneare megarese di Agnone, ma il problema non risparmia altre zone, prima tra tutte il parco dell’hangar di Augusta. L’associazione Marilighea ha denunciato ai vigili urbani la presenza nell’area di una grande discarica abusiva, già segnalata due mesi addietro. Ma ancora, sul fronte, nulla sembra muoversi.

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