Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’agricoltura in Sicilia. Per il settore in estrema difficoltà si è mosso il governo regionale, attraverso un incontro tra l’assessore all’agricoltura e pesca, Toni Scilla e il coordinamento Agrinsieme Sicilia, ma escludendo, di fatto, la partecipazione delle cooperative agricole che ne fanno parte.

“In un momento di gravissima crisi nel settore agroalimentare per il rincaro, soprattutto speculativo, dei carburanti che colpisce sia la produzione che il trasporto dei prodotti agricoli, così come quelli della pesca – dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia – servirebbero politiche e strategie di massimo coinvolgimento di tutte le aziende dell’intera filiera, e non concertazioni frammentarie“.

“L’assessore Scilla – prosegue – ha convocato i presidenti regionali di Confagricoltura Rosario Marchese Ragona, di CIA Graziano Scardino e di COPAGRI Natale Mascellino, definendo una convenzione tra l’organismo di coordinamento Agrinsieme Sicilia e il Dipartimento agricoltura, con cui la Regione Siciliana delega ai Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) procedimenti riguardanti varie competenze di rilievo: i provvedimenti di concessione di carburante agevolato agli utenti di macchine agricole attraverso la piattaforma digitale Quadrifoglio; la certificazione della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP); l’abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica e a quella di fattoria didattica; l’iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici; l’attività di settore vitivinicolo“.

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“Apprendiamo con stupore che l’assessore Scilla annunci, a nostra insaputa, un accordo sulle agevolazioni per il carburante agricolo con il coordinamento Agrinsieme Sicilia, di cui è co-fondatore e fa parte a pieno titolo l’associazione delle cooperative del settore agroalimentare AGCI-Agrital”, continua Michele Cappadona.

“In un momento di così grande criticità, in cui deve essere massimo il coinvolgimento e l’ascolto da parte del governo regionale nei confronti di tutti gli operatori e imprese della filiera agricola/ agroalimentare – puntualizza Cappadonna – dispiace prendere atto di tavoli non inclusivi, con conseguenti approcci parziali e frammentari su tematiche di emergenza, verso le quali è invece evidente occorra fare immediatamente fronte comune. Dispiace l’estromissione delle cooperative agricole AGCI-Agrital dal tavolo con AGRINSIEME in una concertazione regionale ufficiale con il dipartimento Agricoltura, che si inserisce in un tema così ampio e delicato come i rincari in seguito alla guerra in Ucraina”.

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”Non possiamo che esprimere costernazione e protestare, chiedendo che ogni futuro confronto, che auspichiamo – conclude Cappadona – avvenga secondo una programmazione intensa e costante, visto il profilarsi di un’accentuazione della crisi di settore soprattutto per la Sicilia, non estrometta la cooperazione agricola, la cui presenza di eccellenza va tutelata e valorizzata e non sottovalutata o addirittura ignorata dal governo regionale, come dispiace ancora una volta constatare”.

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