Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Aiuti ter, che prevede robuste misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia. L’approvazione del Consiglio dei ministri è giunto all’unanimità al termine della riunione cominciata stamattina. Il premier Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco hanno illustrato i dettagli del decreto nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, ieri, a Palazzo Chigi dopo l’ok da parte del Cdm. Dl Aiuti ter, le misure principali Il Dl Aiuti ter prevede finanziamenti per 14 miliardi di euro, cifra cresciuta rispetto alle previsioni della vigilia. Importante il contributo economico destinato alla Sanità, con 400 milioni che verranno ripartiti tra le Regioni per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero e negli ambienti di Rsa e cliniche private. Destinati 100 milioni di euro al trasporto pubblico per l’acquisto del carburante. In arrivo aiuti anche per il mondo dello Sport, della cultura (cinema e teatri in primis) e del terzo settore. Stanziamento di circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. Aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese minori che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kw a salire. Garanzia statale sui prestiti alle imprese in difficoltà e conferma della riduzione delle accise sui carburanti, così come previsto da decreto ministeriale. Sostegni anche per i soggetti con disabilità che devono affrontare le difficoltà dovute ai prezzi maggiorati. Per loro il Governo ha pensato a un fondo di 120 milioni l’anno, di cui 100 da fonti gestiti dal ministro per le Disabilità. Inoltre, bonus una tantum di 150 euro per i percettori di reddito inferiore a 20mila euro annui, pensionati compresi. Istituito un fondo di 120 milioni l’anno, di cui 100 da fondi gestiti dal ministro per le Disabilità. Dl Aiuti bis, adesso il ritorno in Senato Adesso dovrà tornare al Senato della Repubblica. In commissione, infatti, è stata eliminata la norma introdotta a Palazzo Madama che escludeva il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione. Navigazione articoli Marina di Melilli. Nuova illuminazione nel borgo marinaro Rapporto “BenVivere”, la provincia di Siracusa relegata nelle ultime posizioni