Sono trascorse ormai due settimane dalle elezioni Regionali in Sicilia del 25 settembre scorso e il dato definitivo sullo spoglio rimane ancora un miraggio.

A pesare sono le verifiche in quelle 47 sezioni su 5.298 totali dell’Isola dove lo scrutinio, finora, risulta ancora incompleto.

Elezioni Sicilia, le sezioni mancanti

All’appello, così come evidenziato dal dipartimento regionale delle Autonomie Locali, mancano 2 sezioni ad Agrigento, 2 a Villalba (Caltanissetta) e ben 43 tra Siracusa e Lentini.

Lo stop sta causando ritardi su tutta la procedura di proclamazione degli eletti e di insediamento del nuovo governatore e dell’Assemblea regionale siciliana. L’Ufficio elettorale della Regione, infatti, non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia.

Le schede elettorali delle sezioni nelle quali non si è potuto procedere allo spoglio e alla trascrizione nei registri sono state trasmesse agli Uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione. Questi ultimi effettueranno le verifiche del caso e procederanno allo spoglio delle schede eventualmente non scrutinate, determinando i voti validi ottenuti da ciascuna lista e i voti validi di preferenza di ciascun candidato. Ai sensi dell’articolo 2 bis della legge regionale 29/1951, una volta definite queste operazioni, ciascun Ufficio centrale circoscrizionale comunicherà gli esiti di questa verifica all’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte di Appello di Palermo, e quest’ultimo determinerà il superamento o meno della soglia di sbarramento del 5% da parte delle singole liste.

Nuovo Governo regionale “congelato”

Finché lo spoglio elettorale non verrà completato, non sarà possibile procedere all’insediamento del nuovo governatore, il vincente Renato Schifani, e alla proclamazione di tutti gli eletti all’Assemblea regionale siciliana (in ballo c’è il superamento della soglia del 5%).

Elezioni Regionali, parola ai Tribunali

E nell’attesa che si possa finalmente sciogliere il nodo, a Palazzo d’Orléans rimane attivo il precedente esecutivo, con “vecchi” deputati e assessori regionali.

Il precedente di Siracusa

Eppure ciò che si sta verificando in questi giorni in Sicilia non è un’infelice eccezione.

Già nel 2012 sempre in provincia di Siracusa, precisamente a Pachino e Rosolini, lo spoglio elettorale si impantanò clamorosamente, causando l’annullamento e una seconda votazione “riparatrice” due anni dopo.

La lotta per gli assessorati

Deputati, futuro governatore e partiti sperano che non si vada ancora per le lunghe.

In particolare, questi ultimi attendono il via libera per l’assegnazione degli assessorati. Il più ambito, in casa Centrodestra, è quello alla Sanità rivendicato a più riprese da Gianfranco Miccichè per Forza Italia.

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