Si avvicina il momento del primo derby della stagione 2022/23, con l’Ortigia che cerca ulteriori conferme in casa del Telimar. Domani sera, alle ore 19.00, a Palermo (a porte chiuse ma con diretta sulla pagina Facebook del Telimar), i biancoverdi sfideranno la formazione di Gu Baldineti nel posticipo della seconda giornata del campionato di Serie A1. Le due squadre stanno vivendo momenti opposti: i palermitani sono scottati dalla prematura eliminazione dall’Euro Cup, mentre l’Ortigia vola sulle ali dell’entusiasmo per la qualificazione agli ottavi di finale della competizione europea, ottenuta vincendo quattro partite su quattro, esattamente come era avvenuto nel primo turno. Gli uomini di Piccardo, ancora imbattuti in questa prima fase della stagione, vogliono continuare a vincere anche in campionato, per dare un segnale chiaro alle pretendenti alla lunga corsa verso i play-off, Telimar incluso. L’impresa non sarà facile, perché i palermitani sono una squadra molto forte e spigolosa, che, proprio in un derby sentito come questo, vorrà provare a riscattare la delusione europea e a ridare gioia ai propri tifosi. Per quanto riguarda l’Ortigia, invece, c’è la consapevolezza della propria forza, ma anche di quelli che devono essere gli aspetti ancora da migliorare in partite di un certo livello. Quella contro il Telimar può essere, pertanto, l’occasione per misurare ulteriormente la crescita a livello di gioco e di gruppo e confermare quanto di buono si è visto fino ad ora.

Alla vigilia, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, sottolinea la forza dell’avversario e il livello di difficoltà del match: “Credo che quello di domani sia l’incontro più difficile che giocheremo in questo periodo. Il Telimar è un grandissimo avversario. In Euro Cup sono usciti, ma avevano un girone molto duro, quindi restano una squadra non semplice da affrontare. Hanno un roster diverso rispetto a quello dell’anno scorso, credo che abbiano più potenzialità offensive e forse un po’ meno a livello difensivo. Sul perimetro, sicuramente, hanno tre giocatori di altissimo valore tecnico come Irving, Hooper e Giorgetti. Poi hanno due centri di livello e un ottimo portiere, che conosco e che ho allenato a Trieste. È una squadra che tatticamente sa sempre quello che deve fare, quindi penso che con loro sarà una battaglia, come di consueto. Dovremo cercare, soprattutto all’inizio, di non prendere un’imbarcata, come avvenne nella gara d’andata dello scorso campionato, quando nel primo tempo andammo sotto 5 a 1. Credo che la fase iniziale sia un momento decisivo in una partita come questa e con un avversario come il Telimar”.

Per Simone Rossi, difensore dell’Ortigia, che ha recuperato dal problema alla spalla rimediato contro Bogliasco, l’obiettivo dei biancoverdi è solo uno: “Andiamo a Palermo per vincere. A prescindere dal fatto che sia un derby e che la vittoria in campionato ci serve per dare continuità al lavoro che stiamo svolgendo, c’è anche la volontà di mettere subito le cose in chiaro: cioè che non ci accontentiamo del piazzamento dell’anno scorso. Quindi, vogliamo andare a Palermo e fare una grande partita. Sappiamo come giocano, ormai ci conosciamo, pertanto proveremo ad affrontarli con un ritmo altissimo, la nostra migliore qualità. Dovremo avere pazienza lì davanti, giocare tutta l’azione, perché poi gli spazi si trovano, sia per tirare e fare gol a uomini pari dal perimetro, sia per poter portare una palla al centro attraverso il movimento. Non dovremo essere precipitosi contro la loro Zona M, altrimenti finiremo per consegnare loro la partita”.

“Sicuramente giocheranno con le mani addosso – continua Rossi – cercando di farci innervosire, perché fa parte del loro gioco. L’aggressività è la migliore qualità del Telimar, poi dovremo fare attenzione alle simulazioni, non dovremo cascarci. Soprattutto dovremo essere cinici, avere calma e sangue freddo. Sono sicuro che, se sapremo affrontarla con questo atteggiamento, la partita andrà nel migliore dei modi. Noi stiamo bene, certamente c’è un po’ di stanchezza per via degli impegni in Euro Cup, ma questo vale anche per loro. Noi abbiamo fatto quattro partite in poco più di due giorni e mezzo, loro ne hanno fatte tre in altrettanti giorni, quindi entrambe le squadre saranno un po’ stanche. Questo però non sarà un fattore determinante, poiché credo che tutti, al di là della fatica, in acqua daremo l’anima”.

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