Tragedia a Siracusa, dove un agente di polizia penitenziaria si è suicidato nei pressi del carcere cittadino, utilizzando l’arma di ordinanza. Si tratta di F.P. ed aveva 36 anni. Era originario della Campania. Lo ha reso noto il sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “È una notizia inquietante che ci sconvolge tutti. Quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da tempo senza segnali di attenzione da parte del ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Dall’inizio dell’anno quattro sono stati i poliziotti suicidi, tre dei quali in Sicilia“, ha affermato il segretario generale del Sappe, Donato Capece.

Il Sappe denuncia una situazione allarmante. I poliziotti penitenziari “sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbero bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno”. Nel 2021 si sono registrati cinque suicidi tra i poliziotti penitenziari, sei nel 2020 e 11 nel 2019.

Secondo Capece, ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria “non possono continuare a tergiversare su questa drammatica realtà. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del personale di polizia penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione sanitaria della categoria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’amministrazione penitenziaria. Qui servono azioni concrete e non le chiacchiere ministeriali e dipartimentali che su tutte queste tragedie non ha fatto e non fa nulla: è vergognoso e inaccettabile”, ha concluso il leader del sindacato.

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