“L’epidemia è riesplosa. Abbiamo tutto il primo piano con i malati Covid. Purtroppo, dopo sei mesi-un anno dal vaccino, la protezione cala sensibilmente e si è esposti. Ci vuole uno sforzo di comunicazione, anche politico. Bisogna rilanciare la vaccinazione, altrimenti andremo verso momenti duri”. Questo l’allarme lanciato dai medici degli ospedali italiani. Secondo quanto segnalato dal monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità salgono ancora i valori dell’incidenza dei casi di Covid-19 e anche dell’indice di trasmissibilità Rt, che torna sopra la soglia epidemica dell’unità. L’incidenza settimanale a livello nazionale arriva infatti a 388 ogni 100.000 abitanti (18-24 novembre) contro 353 ogni 100.000 della settimana precedente (11-17 novembre). Nel periodo 2-15 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,04 (range 0,80-1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente – quando era a 0,88 – e superiore alla soglia epidemica. Aumenta l’occupazione dei reparti ospedalieri, mentre resta stabile l’occupazione delle terapie intensive. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti questa settimana al 2,5%, contro il 2,5% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 12%, contro l’11%. I morti, per Covid, registrati in una settimana sono 580. La maggiore tendenza a uscire e ad affollare i negozi nella settimana del Black Friday, e come accadrà per gli acquisti di Natale, “incideranno sull’aumento dei casi Covid“, la cui curva è in salita anche questa settimana. Le situazioni di affollamento senza misure di sanità pubblica e nel periodo invernale “sono una festa per i virus“. Lo ha affermato Walter Ricciardi, docente di igiene all’Università Cattolica di Roma, commentando i dati del monitoraggio della Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss), con i principali indicatori in salita. “Tutti gli eventi di aggregazione, come sappiamo, sono a rischio. Lo sarebbero meno se noi non fossimo, oggi, tra gli ultimi per copertura vaccinale tra i grandi Paesi“. “La politica deve svegliarsi e provvedere, contagi e ricoveri stanno crescendo – ha dichiarato al quotidiano LiveSicilia, il dottore Enzo Provenzano, medico palermitano di trincea -, va rilanciata una massiccia campagna di vaccinazione. Siamo in forte difficoltà”. Navigazione articoli La “querelle“ sull’Ospedale di Noto, Riccardo Gennuso (Fi) incontra la neo assessora Volo Salute mentale, Asp Siracusa risponde a ETS: “Basta, diffondere notizie inesatte”