Il diritto alla casa, un nuovo welfare per l’abitare sociale e affitto sostenibile: sono stati questi i temi centrali del 3° congresso provinciale del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) di Siracusa, espressione della Cgil in tema di problematiche abitative.
Il Sunia provinciale oggi conta 450 famiglie tesserate, ovvero una importante rappresentanza provinciale, ed è presente con un proprio sportello nel quartiere Santa Lucia, non solo il più grande della città ma anche quello in cui più occorre l’opera del sindacato per aiutare chi non riesce a ottenere le giuste condizioni di locazione di abitazione.
Il segretario provinciale del Sunia, Salvatore Zanghì ha esposto una disamina dell’ultimo biennio: “La pandemia, la crisi economica, la guerra in Ucraina e la crisi occupazionale, esplosa ancor più, hanno acuito le disuguaglianze già ampiamente esistenti tra le varie fasce sociali. In questo scenario è emerso in maniera dirompente come l’abitare sia uno tra i diritti maggiormente negati ad una parte sempre più significativa della nostra popolazione”.
“Un’ingiustizia sociale – rileva Zanghì – sofferta in primo luogo dai nuclei e dai soggetti più vulnerabili, ma che ormai coinvolge, in misura sempre crescente, fasce più ampie di popolazione, le cui condizioni sempre peggiori non consentono loro di accedere ad abitazioni dignitose, sicure, salubri ed economicamente sostenibili. Il Sunia pone, quindi, l’attenzione sull’accesso ad un abitare sostenibile inteso non solo come diritto, ma anche come strumento di contrasto delle disuguaglianze”.
Il patrimonio abitativo pubblico in Italia e estremamente esiguo (4%); negli altri Paesi Ue è quattro volte maggiore (16%).
“Purtroppo, il piano nazionale di ripresa e resilienza non ha impresso il cambio di rotta atteso. Il tema della casa, presente per la qualità dell’abitare e condivisibile negli obbiettivi perseguiti, non è stato affrontato adeguatamente nella strumentazione adottata, che finanzia solo gli investimenti fisici, lasciando ai Comuni il compito di attivare altri strumenti e fonti di finanziamento per assicurare gli obbiettivi abitativi per le fasce di popolazione meno abbienti. La progettazione e l’accesso ai bandi sono rimessi alla sensibilità e all’interesse dei singoli Comuni, sia nei piani integrati urbani, nonché nelle misure rivolte ai senza dimora. Il Sunia ritiene che partecipare ai bandi non sia uno spreco di tempo, ma un dovere delle Amministrazioni, per elaborare progetti per accrescere il livello e la qualità delle risposte al bisogno abitativo in tutto il territorio provinciale”.
I lavori – conclusi con la riconferma di Zanghì nel ruolo di segretario provinciale – si sono svolti alla presenza di Giusy Milazzo, segretario generale del Sunia regionale e dei componenti della segreteria provinciale della Cgil, Enzo Vaccaro e Adriana Drago.

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