Sarà prorogato per il 2023 il bonus asili nido, che aiuta le famiglie nel pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati. Lo ha stabilito il governo Meloni inserendolo nelle misure pensate dall’esecutivo per sostenere le famiglie contro il carovita.

Il beneficio aiuterà anche l’anno prossimo le famiglie, per sostenere i pagamenti delle rette di asili nido pubblici e privati. Sarà possibile richiederlo anche per forme di supporto presso la propria abitazione in aiuto a bambini (con meno di 3 anni) affetti da gravi patologie croniche.

Bonus asilo nido, cos’è e a cosa dà diritto

Il bonus dà diritto al rimborso di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, e alle spese per l’assistenza presso la propria abitazione di bambini al di sotto dei 3 anni, affetti da gravi patologie croniche.

Il beneficio è rivolto ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età e consiste in un bonus per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini impossibilitati a frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie.

Le domande possono essere presentate utilizzando il servizio online dedicato sul sito INPS oppure rivolgendosi ai patronati.

Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’ ISEE minorenni. In assenza di ISEE valido viene concesso l’importo minimo.

Bonus asilo nido, quanto vale l’assegno

Il valore del bonus asilo nido viene calcolato in base all’Isee e nel 2022 è stato rimodulato nei tre seguenti scaglioni:

  • fino a 3.000 euro per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro;
  • fino a 2.500 euro per le famiglie con Isee da 25.000 euro euro a 40.000 euro;
  • fino a 1.500 euro (136,37 euro mensili) per le famiglie con Isee da 40.000 euro in su.

Questo calcolo viene effettuato sull’Isee minorenni, una dichiarazione Isee che viene utilizzata per richiedere alcune prestazioni INPS in favore dei minori.

L’importo del bonus asilo nido non è fisso ma varia in base all’ISEE ed erogato su base mensile (rispettando il limite massimo annuo).

Bonus asilo nido, quali spese copre

Il bonus nido può essere corrisposto, previa presentazione della domanda da parte del genitore, per contribuire ai seguenti servizi:

  • pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (c.d. contributo asilo nido);
  • utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a beneficio di bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche (contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione).

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non potrà comunque eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

Bonus asilo nido, come fare domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

  • online sul sito Inps, se si è in possesso del codice Pin rilasciato dall’Istituto oppure di Spid di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
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