“La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un ‘fuoco di ritorno’ delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda”. È l’analisi di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che commenta all’Adnkronos Salute il quadro con cui si sta confrontando la Cina, alle prese con una maxi ondata di contagi (sebbene non siano chiari i numeri di casi e morti), e lancia un appello affinché si tenda una mano al Paese. “Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore”, conclude l’infettivologo ligure. Navigazione articoli Covid, infettivologo Bassetti: “Basta tamponi ad asintomatici vaccinati“ L’AGONIA DELLA SANITA’ SICILIANA ED I PRECARI COVID, SINALP CHIEDE LA LORO STABILIZZAZIONE