“Arginare la preoccupante impennata di furti di auto e le effrazioni dei mezzi in sosta nell’area dell’ospedale Di Maria di Avola”. A chiedere interventi risolutivi sono stati i segretari generale e territoriale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, rispettivamente Daniele Passanisi e Mauro Bonarrigo, sottolineando l’emergenza che da settimane sta causando preoccupazione ed allarme tra le famiglie dei degenti ed il personale che lavora nella struttura ospedaliera di Avola.

La Cisl Fp Ragusa Siracusa ha anche inviato una nota al commissario straordinario dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, segnalando i ripetuti casi di furti e danneggiamento dei mezzi registrati nelle scorse settimane, proponendo un incremento del numero di telecamere all’interno dell’area di parcheggio, ed in
particolare nelle sulle zone meno coperte dall’attuale impianto di videosorveglianza.
“Un suggerimento che scaturisce dall’esame obiettivo che il sistema di sicurezza ed il primo potenziamento dei corpi illuminanti, impiantati circa un anno fa, hanno procurato il voluto effetto dissuasivo nelle aree meglio monitorate – hanno spiegato Passanisi e Bonarrigo – spostando gli atti delinquenziali prevalentemente, se non esclusivamente, negli spazi del parcheggio principale del nosocomio. Nessuna nuova installazione, dunque, di nuovi sistemi di videoregistrazione, diversamente
dalle notizie circolate di recente, risulta esserci stata dopo i primi interventi di messa in sicurezza dello scorso anno, che vennero effettuati solo grazie al diretto intervento dello stesso Ficarra, all’epoca nella qualità di direttore generale, che non esitò a far dare seguito all’esecuzione dei lavori richiesti dalla Cisl Fp Ragusa Siracusa sul cui inizio l’ufficio preposto alle manutenzioni all’interno del presidio ospedaliero lungamente tergiversava”.

Passanisi e Bonarrigo hanno indicato come sia cresciuta la preoccupazione del personale sanitario e dei dipendenti delle ditte esterne in servizio nel nosocomio. Disagio ed apprensione segnalati anche dalle
famiglie dei pazienti ricoverati nella struttura. Per questo la Cisl Fp ha fatto appello ai vertici dell’Asp, chiedendo unità di intenti alla classe politica del territorio ed alle forze di polizia.
“Abbiamo compulsato ancora una volta la direzione aziendale – hanno rilevato Passanisi e Bonarrigo – auspicando la realizzazione di ulteriori adeguamenti strutturali a completamento delle misure di prevenzione già adottate, che ci è sembrato logico indicare nell’ampliamento delle telecamere, nell’immediatezza, considerata l’analisi dei costi e dei tempi di attuazione, meno gravosi e più celeri
rispetto alla programmazione di eventuali servizi di guardiania, ancora da appaltare e che non scarterebbero, comunque, la necessità di implementare nuovi apparecchi a circuito chiuso. Un fenomeno che allarma e genera enormi ansie nella cittadinanza e, in particolar modo, nei lavoratori, che va contrastato con l’adozione di tutte le misure di prevenzione da parte dell’Asp di Siracusa, che deve
operare affinchè si giunga rapidamente e concretamente alla definitiva cessazione di questi fenomeni, attraverso mirate attività di contrasto e repressione che presuppongono la sinergia di azione fra le autorità politiche e le forze di polizia presenti sul territorio”.

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