Ogni anno, nel mondo, il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, la ricorrenza durante la quale vengono ricordati 15 milioni di vittime dell’Olocausto rinchiusi e uccisi nei campi di sterminio nazisti prima e durante la Seconda Guerra mondiale. C’è profonda amarezza in questo 27 gennaio 2023. Un misto di pacata rabbia e paura, che emerge dal “grido” della senatrice Liliana Segre all’Italia: “Scomparsi noi, in Italia la Shoah verrà dimenticata. Tra qualche anno sarà solo una riga sui libri di storia”. Istituito nel 2005 con la Risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Giorno della Memoria è dedicato al ricordo della Shoah e di tutte le vittime dei campi di concentramento nazisti. Si parla non solo di ebrei, ma anche di oppositori politici e prigionieri di guerra, rom, sinti, minoranze etnico-religiose, zingari, omosessuali e portatori di handicap mentali e/o fisici. La giornata scelta è quella del 27 gennaio, in ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz. Per evitare che una tragedia come quella dell’Olocausto si ripeta occorre, quindi, ricordare e soprattutto capire. Ricordare per non dimenticare le guerre, le stragi, presenti e passate, evitando che le nuove generazioni ignorino alcuni dei momenti salienti della nostra storia. E se nel 2023 la guerra nel mondo non è mai finita e il razzismo esiste ancora, sicuramente di quelle testimonianze c’è ancora bisogno. Navigazione articoli Siracusa, Giornata della Memoria: visite guidate all’Ipogeo di Piazza Duomo Carnevale a Canicattini Bagni: pubblicato il bando per partecipare al Concorso “Gruppi Mascherati”