Brutte sorprese in vista per gli automobilisti e gli autotrasportatori per quanto riguarda i rincari dei carburanti. A partire da domenica 5 febbraio, infatti, è attesa una nuova impennata dei prezzi di benzina e diesel nel nostro Paese. In quella giornata scatterà l’embargo europeo contro tutti i prodotti raffinati provenienti dalla Russia, contingenza che andrà ad allinearsi con la recente decisione del Governo Meloni di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti che era stato deciso dal precedente esecutivo. A lanciare l’allarme, in queste ore, è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, il quale sottolinea come ormai benzina e diesel abbiano raggiunto dei costi proibitivi. In questi giorni per acquistare al servito un litro di questi carburanti è necessario mettere sul piatto più di 2 euro, mentre al self service i consumatori sono costretti a pagare fino a 1,9 euro. Secondo Dona, rispetto alla data del 31 dicembre 2022 fare rifornimento dai distributori significa sborsare fino a 25 centesimi in più, con un rincaro pari al 13,8%. I costi si traducono in una “stangata” da 11 euro e 36 centesimi per un pieno da 50 litri, 273 euro su base annua se si considerano due pieni di carburante al mese per famiglia. Per quanto riguarda il gasolio, il rialzo è del 12%, pari a 20 centesimi al litro e 10 euro e 22 centesimi a rifornimento. Navigazione articoli Siracusa, in carcere 28enne dopo affidamento sociale Pachino. Non trova i medici al Pta, agricoltore muore a 38 anni