L’alimentazione è uno dei pilastri fondamentali della vita umana: è ciò che ci tiene in vita!Il cibo, infatti, ci fornisce le energie necessarie per affrontare le nostre giornate, gli impegni e i problemi quotidiani.Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach sosteneva, a ragione, che “noi siamo quello che mangiamo”. Ed una vita sana ed equilibrata passa, quindi, dalla nutrizione oltre che dal movimento.Di questo ed altro ancora, abbiamo parlato con la dottoressa Martina Petrolito, biologa nutrizionista. Vive ed esercita la sua professione a Siracusa. Ha conseguito una laurea di primo livello in Scienze ambientali e naturali presso l’Università degli Studi di Catania ed una laurea specialistica in Nutrizione umana, conseguita presso l’Università “San Raffaele“ di Roma, con una votazione di 110/110 e lode.L’abilitazione all’esercizio della professione di Biologa – Biologa Nutrizionista, l’ha conseguita presso l’Università degli Studi Di Napoli, “Federico II“.Dottoressa Petrolito, quanto è importante oggi parlare di alimentazione? «È importantissimo per prevenire le patologie cronico-degenerative, come i tumori e le malattie cardiovascolari, che oggi sono molto diffuse». È possibile sfatare il mito che sana alimentazione vuol dire rinuncia?«Assolutamente sì, mangiare sano non vuol dire rinunciare agli alimenti che ci piacciono! Per esempio, spesso, si pensa che demonizzare il cioccolato sia una cosa giusta, in realtà non è proprio così! Il cioccolato fondente contiene i flavonoidi, che sono dei potenti antiossidanti, cioè contrastano l’invecchiamento cellulare. Inoltre, stimola la termogenesi, accelerando il nostro metabolismo, quindi è possibile introdurlo anche in una dieta ipocalorica». Com’è strutturato il percorso che lei propone?«Il piano alimentare che creo, di solito, non è fatto di rinunce, ad esempio, non mi piace togliere dal piano alimentare la nostra amata pizza, purché il paziente mantenga uno stile di vita sano ed equilibrato, imparando a mangiare tutto, ma con moderazione. L’anamnesi fisiologica, patologica e alimentare mi consente di indagare sullo stile di vita del paziente e sulle sue abitudini alimentari. In seguito, valuto la composizione corporea, seguita dall’elaborazione di un piano alimentare personalizzato, anche in condizioni fisiopatologiche accertate». In molti confondono le varie figure: dietologa, dietista, nutrizionista. Può farci chiarezza al riguardo?«Il dietologo è un medico a tutti gli effetti: può fare diagnosi e prescrivere farmaci in quanto ha la laurea in medicina, seguita dalla specializzazione in Scienza dell’Alimentazione. Il dietista, avente la laurea triennale in dietistica, si occupa di elaborare le diete prescritte dal medico e di svolgere attività di educazione alimentare. Il nutrizionista, infine, è un biologo che si occupa di valutare i fabbisogni nutrizionali in base all’anamnesi e alla valutazione della composizione corporea e di elaborare dei piani alimentari adatti per ogni esigenza». Per avere una sana alimentazione quali sono i cibi che è consigliabile ridurre oppure eliminare?«Non mi piace dire che bisogna eliminare alcuni cibi. Bastano alcune accortezze, seguendo uno stile di vita sano ed equilibrato secondo le “linee guida per una sana alimentazione”, che sono costantemente aggiornate». Si dice che “Le diete spesso sono tristi”. Si può e si dovrebbe vivere felici senza aver paura del cibo. Ma come si fa?«Spesso, purtroppo, il termine “dieta” viene associato al termine “rinuncia”, quindi, di conseguenza, si pensa che seguire una dieta possa renderci tristi; in realtà non è così, qualsiasi dieta deve essere seguita con gioia, perché mangiare sano ci permette di vivere in salute, con più energia e ci allunga la vita». Quale dieta alimentare risulta essere assolutamente la più bilanciata? «Non ci sono dubbi: la dieta mediterranea! Ci aiuta a prevenire le patologie cronico-degenerative come i tumori e le patologie cardiovascolari, in quanto si basa su una buona porzione giornaliera di nutrienti aventi proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, come frutta e verdura, olio extra vergine di oliva e pesce azzurro, importantissima fonte di omega-3». Alcune donne in menopausa si chiedono come affrontare al meglio questa fase della loro vita. Cosa consiglia? «Quando una donna si trova in stato di menopausa, spesso, soffre di depressione a causa di qualche kg di troppo o di ritenzione idrica. Quello che mi sento di consigliare è sicuramente di affidarsi ad un professionista della salute sia in ambito nutrizionale che mentale, in modo tale da affrontare questa fase in modo opportuno. In ambito alimentare, sicuramente, è bene incrementare il consumo di frutta e verdura, in quanto sono ottimi antiossidanti che aiutano a contrastare gli inestetismi della cellulite, condizione molto diffusa durante la menopausa». Per motivi di lavoro, molte persone mangiano, spesso, fuori. Ha qualche consiglio su come non arrivare ai pasti con un appetito eccessivo? «Certamente! In primis, non bisogna mai saltare i pasti, soprattutto per non arrivare affamati al pasto successivo e per evitare i picchi glicemici; l’ideale sarebbe mangiare a pranzo sia un primo che un secondo, insieme ad un contorno, anche in un piatto unico, in modo tale da assimilare, comunque, tutti i macronutrienti di cui abbiamo bisogno». Cosa può fare la nutrizionista per le allergie e le intolleranze alimentari, un ambito che interessa un numero sempre crescente di persone? «In questo caso, un nutrizionista, durante l’elaborazione dei piani alimentari, deve escludere l’alimento mal tollerato dal paziente. Ad oggi, però, non esistono ancora dei test attendibili circa le intolleranze, eccetto per il lattosio e per il glutine». Siamo bombardati ogni giorno da mille diete, ognuna delle quali promette miracoli: quanto sono nocive per la salute? «Internet, ahimè, è pieno di diete che promettono miracoli ma che, in realtà, non essendo personalizzate, non solo non apportano i risultati sperati, ma, solitamente, provocano il cosiddetto effetto yo-yo, con perdita e successivo repentino guadagno di peso, e ciò ha conseguenze molto negative per la nostra salute, tra cui il rallentamento del nostro metabolismo e la diminuzione della massa magra». Che consigli dà ai nostri lettori per perdere qualche chilo senza troppa fatica? «Per perdere qualche chilo senza troppa fatica, sicuramente consiglio una sana alimentazione, composta da cinque pasti al giorno e da una sufficiente quantità di frutta e verdura, il tutto accompagnato da una regolare e costante attività fisica». Che attività fisica consiglia di abbinare ai suoi piani nutrizionali? «L’attività fisica che consiglio di abbinare ai miei piani alimentari è molto soggettiva e dipende dal tipo di dieta che propongo, per esempio, ad una dieta ipocalorica consiglierei di abbinare esercizi aerobici come camminata veloce o corsa, mentre per una dieta di ricomposizione corporea, consistente nell’aumento della massa muscolare, consiglierei di abbinare esercizi per lo più anaerobici, come il sollevamento di pesi in palestra». Dottoressa Petrolito, per concludere l’intervista, ci dica cosa le piace di più del suo lavoro? «Cosa mi piace? “Leggere” la felicità negli occhi dei miei pazienti quando hanno ottenuto degli ottimi risultati, soprattutto in ambito salutistico; d’altronde, il mio sogno è sempre stato quello di aiutare e supportare gli altri ad ottenere ciò che più li fa stare bene». Grazie alla Biologa Nutrizionista, Martina Petrolito, per il tempo e la disponibilità che ci ha dedicato! La dottoressa riceve i propri pazienti a Siracusa presso: “Poliambulatorio Kalos“, via Salvo Randone, 14; “Centro Polidiagnostico Medical Center Fisiorem“, via Franca Maria Gianni, 64; Palestra “A.S.D. New Muscle & Fitness“, via Tisia, 124. Collabora, inoltre, con “Poliambulatorio Maniace” in viale Scala Greca 207. Offre, anche, servizi di prevenzione presso il centro oncologico “C.I.A.O Onlus”, in via Necropoli Grotticelle 17/F, Siracusa. La sua e-mail è nutrizionistapetrolito@gmail.com; il suo contatto Instagram è “dott.ssa_martina_petrolito”. Salvo Bottaro Navigazione articoli Farmacisti precari Covid-19, la denuncia della Ugl Salute Sicilia: “Lavoratori dimenticati da tutti“ Diritto alla Salute: no alla chiusura dell’Ospedale di Lentini