Un’iniziativa incentrata sulle specificità della disabilità visiva e sulle molteplici esigenze legate allo studio, alla mobilità e all’accessibilità dei non vedenti. È stata questa l’attività promossa, in occasione delle celebrazioni della 16esima Giornata Nazionale del Braille, dall’Istituto Einaudi di Siracusa in collaborazione con la sezione territoriale UICI di Siracusa, dalla Biblioteca Italiana per Ciechi del Centro di Centro di Consulenza Tiflodidattica della Sicilia Orientale e dall’ASACOM.

Il laboratorio interattivo ha previsto la partecipazione di una classe del Liceo con la finalità di sensibilizzare gli studenti sulle problematiche che affrontano le persone con deficit visivo e le loro famiglie nel corso del lungo percorso scolastico, dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori. Il progetto ha previsto discussioni guidate, contributi personali, la visione di un video a scopo educativo-didattico sulla figura del tiflologo, ma soprattutto mediante il coinvolgimento attivo da parte degli allievi, opportunamente bendati, a tre proposte inerenti all’orientamento spaziale, alla mobilità e al  riconoscimento di oggetti, cibi e bevande.

L’iniziativa è stata coordinata dalla prof.ssa Alessia Sicuso, docente dell’Istituto  con il contributo del dott. Antonino Amore, delegato all’istruzione della sezione territoriale UICI di Siracusa, della dott.ssa psicologa Martina Cannata, volontaria del servizio civile  universale presso l’UICI di Siracusa, del dott. Leonardo Sutera Sardo, tiflologo, della Biblioteca Italiana per i Ciechi  del Centro di Consulenza Tiflodidattica della Sicilia Orientale, del dott. Alberto Scarrozza, ASACOM.

Tutti gli studenti hanno dimostrato un senso spiccato di partecipazione e coinvolgimento emotivo rispetto alle attività proposte. “Questa esperienza mi è piaciuta perché mi ha fatto capire il disagio nel perdere la vista, ma anche come le persone con deficit visivo riescono a compiere facilmente delle azioni che a noi sono risultate difficili”, dichiarano alcuni studenti e studentesse che hanno partecipato al progetto. “Finalmente i miei compagni hanno capito come ci si sente a non vedere”,  “L’attività di riconoscimento mi ha permesso di comprendere come utilizzare gli altri sensi, che solitamente sono sopraffatti dalla vista”.

Il progetto ha permesso non solo di avere una maggiore consapevolezza di quali siano le difficoltà che le barriere fisiche e sociali possono creare, ma anche maggior consapevolezza delle infinite opportunità e possibilità che possono scaturire da una condizione di cecità: tutto ciò costituisce l’antidoto più efficace al pregiudizio nei confronti delle persone con disabilità visiva.

Soddisfatta la Dirigente Scolastica dell’Einaudi, prof.ssa Teresella Celesti, che ha anticipato ulteriori momenti significativi di conoscenza e sperimentazione del progetto, sempre in collaborazione con la sezione territoriale UICI di Siracusa, come le visite previste al Polo Tattile Multimediale di Catania e al Centro di Consulenza Tiflodidattica.

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