Pronunciarsi sull’autonomia differenziata. E’ quanto chiede l’associazione culturale “Per la città che vorrei” ai candidati a sindaco di Siracusa a una quarantina di giorni dal voto di fine maggio. “L’ autonomia differenziata – dice il presidente Sergio Pillitteri – potrebbe rappresentare un’involuzione ai processi di sviluppo sociale ed urbanistico nei territori la cui vivibilità è il prodotto di tanti fattori diversi, come la qualità dell’ambiente, l’operatività dei servizi, la presenza di rischi ambientali, la diffusione di parchi ed aree verdi. Tutto ciò con l’autonomia differenziata farebbe un enorme passo indietro”.

Fra i parametri presi in considerazione da varie agenzie (come anche dal Sole 24 Ore) per il grado di vivibilità vi sono l’istruzione, la scuola, la sanità. “L’Autonomia Differenziata, che provocherà ridotte capacità finanziarie degli enti locali – continua Pillitteri – provocherà un ulteriore abbassamento del rating, da cui dipende, per esempio, anche la classifica per una città che possa diventare finalmente capitale della cultura. La prossima amministrazione di Siracusa è attesa anche su questo fronte. La politica deve svolgere un ruolo fondamentale in questa fase, dimostrando di non distorcere l’uso delle risorse in modo particolare laddove sono state destinate a territori o città in attesa di sviluppo e di miglioramenti in termini di servizi per i cittadini e per i flussi turistici come nel caso specifico della nostra Siracusa”.

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