Stop alle mascherine anche negli ospedali siciliani. Anche l’ultimo presidio anti-covid rimasto viene cancellato, ma ci sono alcune eccezioni. Se ci si trova in un reparto ospedaliero dove ci sono pazienti fragili allora la mascherina va indossata. Per quanto riguarda le Rsa, invece, la mascherina dovrà continuare ad essere indossata.

Sono queste le nuove direttive anti-covid contenute nell’ordinanza del ministero valida fino al 31 dicembre 2023. L’unico nodo non risolto e che l’ordinanza lascia liberi di decidere le direzioni sanitarie locali e le Regioni, riguarda il tampone per l’accettazione al pronto soccorso.

In Regione esperti e tecnici si stanno confrontando per decidere cosa fare assieme agli infettivologi. L’assessore alla Salute Giovanna Volo, non si pronuncia sulla decisione ma fa sapere che a breve verrà presa una decisione che escluderà la delega e la decisione finale ai direttori o commissari ASP. Sono tanti i medici che sono contrari ai tamponi per accedere alle aree di emergenza e fra questi vi è il primario del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Garibaldi di Catania, Bruno Cacopardo.

“Il tampone ormai andrebbe fatto solo a pazienti con sintomi. Ma c’è anche un problema clinico che riguarda i soggetti con malattie oncologiche, che una volta trovati positivi, sono stati costretti a rimandare la chemioterapia in attesa di negativizzarsi”.
Per quanto riguarda gli ambulatori medici, l’obbligo di mascherina per pazienti e personale sarà deciso da medici e pediatri.

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