“Dobbiamo puntare su inclusione e partecipazione attiva favorendo una più ampia collaborazione tra l’amministrazione e i cittadini nel campo della cura e valorizzazione di giardini, strade, piazze, e contribuendo alla creazione di progetti ecocompatibili. Introdurre nell’ordinamento regionale delle norme in materia di amministrazione condivisa dei beni comuni pone i cittadini (come singoli o in formazioni sociali) sotto una nuova veste non più solo “amministrati” – ma soggetti che assumono un ruolo attivo e responsabile nella società in tutela e promozione degli interessi collettivi”. Lo dice Mario Giambona parlamentare regionale del Partito Democratico che ha presentato un disegno di legge sul tema dell’amministrazione condivisa dei beni comuni, che rappresenta una forma di applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. “E’ necessario dotare la Sicilia di uno strumento che dia attuazione al principio costituzionale della sussidiarietà, aprendo a forme di collaborazione innovative tra cittadini e amministrazione per la condivisione di cura, gestione, valorizzazione e, quindi, anche la fruizione dei beni comuni urbani. Uno strumento giuridico necessario soprattutto – conclude Giambona – a dettare le linea guida a tutte le amministrazioni locali consentendo che il principio di sussidarietà venga applicato dappertutto e non solo come avviene adesso solo nei comuni più virtuosi”. Navigazione articoli Siracusa, varata la Giunta Italia bis: Edy Bandiera vice sindaco Via libera all’Ars per commissariamento delle ex Province: Governo va sotto con il voto segreto