“Abbiamo capito che la volontà di Carmela Petralito non coincide con la volontà popolare di chi l’haeletta: non vuole governare Pachino, ammesso che lo abbia mai fatto. Non ci sono più le condizioni per andare avanti“. A dichiararlo sono i consiglieri comunali di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, che contano ben 9 consiglieri comunali tra gli scranni dell’aula consiliare di via XXV Luglio, costituendo assieme la maggioranza assoluta della massima assise cittadina.“Abbiamo cercato tutti assieme – dichiarano Giuseppe Poidomani, Ninni Nicastro, Mariaconcetta Monaco, Angelo Pantoni e Nuccia Burgaretta di Fi e Franco Ristuccia, Peppe Lupo, Salvo Avolese e Alessia Tropiano di Fdi – di superare le difficoltà, collaborando e tentando di confrontarci con la sindaca, al fine di garantire con grande senso di responsabilità un governo a questa città. Ogni tentativo di fornire una soluzione politica e amministrativa si è infranto al cospetto del muro di gomma alzato da una sindaca che tende sempre più ad isolarsi in quel palazzo di cristallo partorito da una idea di governance del territorio personalissima – e per noi persino distorta – i cui danni si contano, malauguratamente, tutti i giorni“.“Ogni passaggio è stato consumato – continuano gli esponenti di FI e Fdi – ogni tentativo messo inatto, ma da parte di Carmela Petralito non c’è stata mai la volontà di trovare una soluzione. E, siaben chiaro, non si tratta di assegnare assessorati o distribuire poltrone e incarichi di varia natura, madi garantire finalmente un governo stabile alla nostra città, a quasi due anni di distanza dalleelezioni. Forza Italia e Fratelli d’Italia, oggi più compatti che mai, continueranno ad esseremaggioranza in città e rafforzeranno ancor più il centrodestra, ma allo stesso modo denunciano lamancanza delle condizioni minime necessarie, affinché l’esperienza amministrativa di CarmelaPetralito possa andare avanti“. Navigazione articoli Presunti illeciti al Comune di Priolo. Auteri (FdI- Ars) chiede audizione in commissione Antimafia Riforma delle Province siciliane: primi passi in Commissione all’Ars