“Una istanza su tutte: tornare con forza e in massa tra la gente anche grazie alla spinta propulsiva dei nuovi gruppi territoriali e con il vessillo ben in vista delle nuove battaglie, che vanno spiegate ai cittadini, in primis il salario mimino per il quale – ha detto il presidente Giuseppe Conte in collegamento da Cernobbio – va raccolta una montagna di firme“. È partita da un noto albergo di Ragusa la nuova fase del Movimento 5 stelle, che ieri pomeriggio ha chiamato a raccolta attivisti da tutta la Sicilia, oltre che deputati regionali e nazionali, portavoce provinciali, consiglieri comunali e di circoscrizione.

A fare gli onori di casa il referente regionale Nuccio Di Paola, che ha annunciato le prossime battaglie “che – ha detto – dovranno vederci tornare con forza tra le gente, con banchetti un po’ dovunque.
Le tematiche non ci mancano, a causa, purtroppo, dei disastri che sta facendo il governo che ha tagliato il reddito di cittadinanza, buttando per strada 40 mila siciliani, tolto il Superbons 110 per cento e distrutto la sanità“.

A questo proposito Di Paola ha ricordato che in Sicilia “abbiamo attivato il sito sossanitasiciliana.it dove stanno confluendo numerose segnalazioni che stiamo vagliando. Ma, soprattutto, ci attiveremo per la raccolta di firme per il salario minimo, per il quale dobbiamo portare a casa tantissime adesioni. Tutto questo grazie anche ai nuovi gruppi territoriali: i primi otto partiranno nei prossimi giorni, entro settembre, ottobre dovremmo essere in grado di farne partire una quarantina, che hanno praticamente raggiunto le trenta iscrizioni richieste“.
Di Paola ha messo l’accento sull’importanza dei confronti de visu. “Non a caso – ha chiarito – abbiamo, probabilmente, fatto più riunioni nell’ultimo anno che nei dieci anni precedenti“.
Dal forum di Cernobbio è intervenuto il presidente Giuseppe Conte che ha incitato gli attivisti a raccogliere “una montagna di firme“ per il salario minimo.

“Ho in mente dei numeri – ha detto – non li dico, ma ci sono tantissimi zeri“. Per Conte un grande impulso potrà arrivare dai gruppi territoriali. “Ce ne sono 170 in tutta Italia, presto sfioreremo i 200“.

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