È stato firmato il decreto interministeriale che definisce le misure per il bilanciamento tra le esigenze di continuità produttiva degli stabilimenti della società Isab di Priolo Gargallo e gli obiettivi di salvaguardia dell’occupazione, tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente. La proposta è del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso di concerto con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Nel decreto vengono definiti gli interventi necessari a dare soluzione alle questioni ambientali inerenti gli impianti di depurazione consortile gestiti dalla Società I.a.s. e dalla Società Priolo Servizi. Gli stabilimenti Isab dovranno assicurare il rispetto dei valori limite di emissione per i metalli nelle acque reflue recapitate al depuratore consortile gestito da Ias e da Priolo Servizi, che dovrà altresì assicurare il rispetto dei valori limite massimi annuali per i parametri riguardanti gli idrocarburi totali, fenoli e solventi organici aromatici. Entro 36 mesi Isab e Priolo Servizi dovranno effettuare gli interventi necessari all’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque di scarico e realizzare quelli finalizzati al riutilizzo delle acque reflue. Gli impianti di depurazione continuano l’esercizio nel rispetto delle autorizzazioni ambientali regionali. Il Presidente della Regione Siciliana, anche attraverso un delegato, è individuato quale soggetto preposto al coordinamento delle attività finalizzate al finanziamento, alla progettazione ed alla realizzazione delle opere necessarie. A supporto dell’azione del Presidente è istituito un tavolo tecnico con Mase, Mimit e Mit, Ispra e Arpa territorialmente competente Navigazione articoli Priolo Gargallo, iniziata la pulizia delle caditoie presenti nel territorio Rifiuti all’estero, via libera dalla Regione all’erogazione di risorse ai Comuni